Il Portico della Gloria della Cattedrale di Santiago de Compostela è stato accuratamente restaurato dopo 50.000 ore di lavoro e dieci anni di presenza di impalcature. Capolavoro della scultura romanica, costruito per volere di re Ferdinando II di León tra il 1168 e il 1188, ad opera del Maestro Matteo, è costituito da tre campate voltate a crociera e presenta tre portali scolpiti, tramite i quali si accede alle navate. Il portale centrale, il più grande, è architravato e diviso al centro da una colonna, dove campeggia la statua dell’apostolo Giacomo. Sulla lunetta si trova la rappresentazione scolpita della corte della Gerusalemme Celeste, secondo la descrizione dell’Apocalisse di Giovanni, con al centro il Cristo in Maestà, circondato dai “quattro esseri viventi”, simbolo degli evangelisti, da angeli e dalle anime dei giusti. Sull’archivolto sono rappresentati i ventiquattro vegliardi. Sugli stipiti vi sono le statue di apostoli e profeti. L’opera policroma è gioiosa. I volti appaiono generalmente pervasi dall’atmosfera di una felicità altissima, luminosa; da un canto lieve e diffuso che sta nella pietra e che sottolinea il gioioso trionfo di Cristo sul Male e sulla morte.
Restaurato il Portico romanico della gloria e della gioia di Santiago di Compostela
Capolavoro della scultura romanica, costruito per volere di re Ferdinando II di León tra il 1168 e il 1188, ad opera del Maestro Matteo, è costituito da tre campate voltate a crociera e presenta tre portali scolpiti, tramite i quali si accede alle navate. Il portale centrale, il più grande, è architravato e diviso al centro da una colonna, dove campeggia la statua dell'apostolo Giacomo. Sulla lunetta si trova la rappresentazione scolpita della corte della Gerusalemme Celeste, secondo la descrizione dell'Apocalisse di Giovanni, con al centro il Cristo in Maestà, circondato dai "quattro esseri viventi", simbolo degli evangelisti, da angeli e dalle anime dei giusti. Sull'archivolto sono rappresentati i ventiquattro vegliardi. Sugli stipiti vi sono le statue di apostoli e profeti. L'opera policroma è gioiosa. I volti appaiono generalmente pervasi dall'atmosfera di una felicità altissima, luminosa; da un canto lieve e diffuso che sta nella pietra e che sottolinea il gioioso trionfo di Cristo sul Male e sulla morte