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28mila dollari per la doppia foto (Sylvia vestita e nuda) scattata da Newton a Brescia


[two_fifth]sylvia desnuda (2)
[two_fifth]DAL NOSTRO INVIATO
Parigi
Piove a Parigi; dalle finestra della casa d’aste i lampioni e le luci accese sulla città spandono il colore nell’umidità. Il termometro segna dodici gradi, all’esterno; non fa freddo, ma il vento trasporta folate di pioggia. Sono le 20 e mancano poche decine di minuti al passaggio della foto di Newton. La sala di Christie’s ha un eccesso di accoglienza e di calore umido; le offerte avvengono direttamente – in questo spazio, gremito di clienti – che fanno girare su se stessi gli occhi dei numeri e che innalzano il valore delle opere. Generalmente le fotografie vengono acquistate nell’ambito delle due stime base. Il banditore è un direttore d’orchestra capace di anticipare o di posticipare un’entrata d’offerta, di sollecitarla. Attendiamo quella foto di Helmut Newton. Sylvia nuda e Sylvia vestita. Per il naturalismo dell’immagine; per il volto e il corpo di una modella che ancora provava, nel primo anno di attività, un senso di pudore e di disadattamento; Helmut Newton scelse una villa – qualcuno dice che la foto fu scattata a villa Wuhurer, nel Bresciano – mentre è sicura la  collocazione geografica e temporale: Brescia, 1981. Passano le immagini degli Dei e dei grandi gladiatori della fotografia. Mapplethorpe supera agevolmente le stime. Clienti di tutto il mondo si contendono con rialzi continui una fotografia storica, una fotografia da antologia, stampata come si faceva una volta, in autentiche camere scure: gelatina d’argento. C’è tanta preziosità in questi termini; gelatina d’argento; e al tempo stesso qualcosa di gustoso e prezioso; paté de fois gras a l’argent;caviale e champagne, caviale e ostriche, che non è una banalità per ricchi. La foto bresciana viena aggiudicata alle 20,11 a 28mila dollari,entro il range delle stime, compresi tra i 24 e i 37mila dollari.
€22,500 Set Currency
($28,072)
Estimate
€20,000 – €30,000
($24,953 – $37,429)
Sale Information
SALE 3616 —
20/21 PHOTOGRAPHS
14 November 2014
Paris
Helmut Newton contestualizzò nel titolo dell’immagine il luogo- una casa di Brescia – e il nome di una modella. Non fu pertanto un’immagine realizzata in uno studio, con il supporto di luce particolari o di scenografie costruite. Del resto, dietro l’effigiata, occhieggiava un bosco deciduo tipico delle colline bresciane e l’ambientazione risultava privatissima,con quel divano morbido e il tavolo rotondo; Newton esercitò qui la massima libertà, evitando uno scatto tecnicamente appoggiato ad elementi tecnologici di supporto; si divertì a lavorare in condizioni di luce non potenziate, strappando, in questo modo, la ragazza a un’intimità che sembrava inviolabile. E del resto nella sequenza – Sylvia vestita, Sylvia nuda – egli moltiplicò il gioco voyeuristico dello spogliare, al centro vivificante dell’occhio maschile. Ciò che contava era conferire al doppio scatto,l’idea di un’intimità inaccessibile che era stata violata, grazie alla seduzione. Il volto di Sylvia è distante; un lieve imbarazzo lo offusca.Il modello al quale Newton attinse, sia nella sequenza nuda-vestita, che nella postura della modella. fu quella della Maja vestida e della Maja desnuda di Goya. Ma se Goya aveva affrontato prima la nudità – “La bella nuda” risale al 1800, mentre “La bella vestita” è successivo di qualche mese o, come qualcuno ritiene, di qualche anno – Newton giocò anteponendola vestita dell’abito da profanare e da estinguere, seguendo il processo voyeuristico maschile. Proprio per quest’abbandono in naturalezza, l’immagine scattata a Brescia, è entrata a far parte delle maggiori antologie di Newton; come completamento naturalistico di un sentire normalmente potenziato e volutamente eccessivo.(curuz)

Le due immagini di Sylvia, scattate da Helmut Newton a Brescia, nel 1981. L'opera si ispira alla Maja Desnuda e alla Maja vestida di Goya
Le due immagini di Sylvia, scattate da Helmut Newton a Brescia, nel 1981. L’opera si ispira alla Maja Desnuda e alla Maja vestida di Goya

 
 
Maja vestida
Maja desnuda
 
14 novembre 2014, Parigi
Le due immagini di Sylvia, scattate da Helmut Newton a Brescia, nel 1981. L'opera si ispira alla Maja Desnuda e alla Maja vestida di Goya
 
HELMUT NEWTON (1920-2004)
Sylvia reclining nude inside the house et Sylvia reclining dressed inside the house, Brescia, Italy, 1981
2 tirages argentiques
chacun signé, titré, daté et numéroté ‘3/10’ au crayon (au verso)
chaque image approx. 48 x 58.8 cm. (18 7/8 x 23 1/8 in.)
chaque feuille approx. 50 x 60 cm. (19¾ x 23 5/8 in.) (2)
Post-Lot Text
2 GELATIN SILVER PRINTS; EACH SIGNED, TITLED, DATED AND NUMBERED IN PENCIL ON THE VERSO.
 
sylviap pagina
 
CHI E’ LA MODELLA
 
Sylvia Gobbel, austriaca, fu la modella preferita da Helmut Newton. La ragazza – che aveva 19 anni ed era studentessa di Giurisprudenza -fu notata su un tram da un agente francese di un’agenzia per modelle. Dopo quest’incontro, Sylvia si trasferì a Parigi dove, poco tempo dopo, iniziò a lavorare per Helmut Newton. La fotografia bresciana risale evidentemente al periodo di inizio di un’intensa collaborazione.
 
 
UN VIAGGIO TRA LE MAGGIORI IMMAGINI DI NUDO DI HELMUT NEWTON