Aline, la moglie di Renoir. Passione, sentimento e dolcezza della piccola grande Musa. La sua storia d’amore, i “suoi” quadri impressionisti

Gli spettatori eleggono Aline come donna di un’ideale, magnifica normalità. A differenza delle modelle professioniste, che venivano dal mondo di mezzo in cui si fondevano opportunismo, prostituzione o ricerca di un ricco da cui farsi mantenere, Aline aveva il candore evidente di chi cresce all’interno di un contesto di forte e naturale moralità. E ciò sembrava contrastare con le sue forme eccessive e con una carica erotica non conscia, ma ancora coperta dal candore di ragazzina. Nessun intrigo. Nessun doppio gioco. Aline era l’anti-Mata Hari.

Aline posa per il quadro Bagnante bionda di Renoir, 1881

Renoir fu travolto da eros e sentimento e con lei scoprì la dimensione della pittura di nudo. In ogni opera in cui Aline appare senza veli si avverte, da parte del pittore, l’ammirazione assoluta e l’amore per quella donna, che restava pura come una adolescente pur essendo, eccessivamente donna. Non può sfuggirci, osservando i dipinti con quale affetto assoluto l’artista accarezzi le sue forme, le conduca all’interno di se stesso, trasformando l’oggetto del proprio amore in un’autentica dea.

Nel giardino, 1885. Una sorta di “Autoritratto sentimentale di coppia”


Aline Victorine Charigot: una vita tra arte, famiglia e cura

Aline Victorine Charigot (23 maggio 1859 – 27 giugno 1915) è stata una figura centrale nella vita del celebre pittore Auguste Renoir, non solo come modella e moglie, ma anche come madre e pilastro affettivo durante gli anni di disabilità dell’artista. Il suo ruolo è immortalato in alcuni dei più celebri dipinti di Renoir, come Le déjeuner des canotiers, dove è raffigurata sulla sinistra con un cagnolino, e Baigneuse blonde, uno dei ritratti più famosi realizzati dal marito. La sua presenza discreta ma fondamentale ha lasciato un’impronta indelebile sia nella vita artistica che familiare di Renoir.

Le origini e l’incontro con Renoir

Aline nacque il 23 maggio 1859 in una famiglia di contadini nella piccola cittadina di Essoyes, nel dipartimento dell’Aube, in Francia. Suo padre emigrò in America quando lei era ancora piccola, mentre sua madre si trasferì altrove, lasciandola alle cure degli zii. Cresciuta in un ambiente modesto, Aline ricevette poca istruzione formale. Nel 1874, si trasferì con la madre a Montmartre, il quartiere degli artisti a Parigi, dove trovò lavoro come sarta. Fu proprio a Montmartre, intorno al 1880, che incontrò Auguste Renoir.

Renoir, Coppia in barca, 1881. Nel quadro, l’artista e Aline Charigot

All’epoca, Aline aveva vent’anni, mentre Renoir era già un artista affermato di quasi quarant’anni. Tra loro iniziò un rapporto che si sarebbe evoluto rapidamente, con Aline che iniziò a posare per Renoir in molti dei suoi quadri più significativi.

Il suo segreto? Fu il contrario della femme fatale

Renoir cercava una pittura gioiosa. La provenienza da Limoges e il suo apprendistato nel mondo della ceramica avevano orientato, sin da ragazzo, il suo gusto in direzione di strutture decorative, intese in senso alto, come le avrebbe definite Matisse. Compito del pittore era quindi conferire gioia, trasferire felicità, sottolineare bellezza, riportando lo spettatore ai valori fondamentali della vita intesa nella sua connotazione positiva. Aline incarnò questo tipo di bellezza espansiva, infantile. Era travolgente come una ragazzina, parlava a lungo con i cani, aveva espressioni dolci. Era affettuosa e sensibile. La sua anima era trasparente. Il suo corpo morbido era attraversato da una gioia carnale senza ombre. Lei evocava nel pittore una travolgente luce che univa il rosa e l’azzurro delle porcellane e delle ceramiche.

Il matrimonio e la famiglia

Maternità. 1885. Alina posa con il figlio Pierre, in giardino

Aline diede alla luce il loro primo figlio, Pierre, nel 1885. Cinque anni dopo, il 14 aprile 1890, lei e Renoir si sposarono a Parigi. La coppia ebbe altri due figli: Jean, nato nel 1894, e Claude, nato nel 1901. La famiglia si stabilì inizialmente a Essoyes, dove Aline e Renoir acquistarono una casa nel 1896. La loro vita familiare si svolse tra Essoyes e Parigi, ma dal 1903 iniziarono a trascorrere sempre più tempo a Cagnes-sur-Mer, dove costruirono una nuova casa, Les Collettes, completata tra il 1905 e il 1909.

Nonostante le sue origini modeste, Aline sviluppò una profonda passione per le arti. Suonava il pianoforte e decorava la sua casa con opere di artisti come Johan Jongkind. Era anche molto attenta alla crescita dei figli, che seguirono tutti percorsi artistici: Pierre divenne un importante attore teatrale e cinematografico, Jean divenne un rinomato regista e scrittore, e Claude si dedicò all’arte della ceramica.

La vita come modella e musa di Renoir

La colazione dei canottieri, 1880–1881. Aline, alla nostra sinistra, parla con il cagnolino

Aline Charigot posò per numerosi dipinti di Renoir dal 1880 fino alla sua morte nel 1915. Sebbene sia stata ritratta in pochi ritratti formali, la sua immagine appare frequentemente nelle scene di vita quotidiana che Renoir amava dipingere. Negli anni ’80 dell’Ottocento, in particolare, Aline fu la principale modella durante il periodo in cui Renoir si allontanò dall’Impressionismo per tornare a uno stile più classico, ispirato ai maestri antichi, il cosiddetto periodo “Ingresque”. Il suo volto, la sua presenza fisica e la sua personalità influenzarono profondamente l’opera di Renoir in questo periodo.

L’ultima parte della vita e il supporto a Renoir

Dopo la nascita del loro terzo figlio, Claude, Aline sviluppò il diabete, ma preferì nascondere la malattia al marito. Durante la prima guerra mondiale, i loro figli Pierre e Jean furono arruolati e feriti, con Jean che riportò gravi lesioni. Questo aggiunse ulteriore stress alla vita di Aline, già impegnata a prendersi cura di Renoir, che soffriva di una grave forma di artrite reumatoide. Nonostante la malattia, Aline fu il supporto costante di Renoir, curandolo con dedizione e aiutandolo a mantenere la sua carriera artistica. La sua morte improvvisa per un infarto il 27 giugno 1915, a Nizza, segnò un duro colpo per la famiglia, in particolare per Renoir, che la sopravvisse di soli quattro anni.

Il lascito artistico e familiare

Dopo la morte di Aline, Renoir realizzò una scultura in terracotta che la ritrae, destinata a essere un monumento per la sua tomba. A causa della sua artrite, Renoir dovette supervisionare l’opera dello scultore Richard Guino, basandosi su un dipinto del 1885 che ritraeva Aline mentre allattava il loro primogenito. Sebbene il monumento non fu mai completato, un busto in bronzo basato su quel modello fu posto sulla sua tomba.

Aline fu sepolta inizialmente nel sud della Francia, ma in seguito i suoi resti furono trasferiti a Essoyes per riposare accanto alla madre. Il suo lascito continua a vivere non solo attraverso i capolavori di Renoir, ma anche attraverso il successo artistico e cinematografico dei suoi figli e nipoti.

Galleria delle opere principali con Aline Charigot

  1. Le déjeuner des canotiers (1881)
  2. Baigneuse blonde (1881)
  3. Maternité (1885) – Aline mentre allatta Pierre
  4. La danse à Bougival (1883)
  5. Le déjeuner des enfants (1886) – Aline con Pierre
  6. Les parapluies (1886)

Conclusione

Aline Charigot ha svolto un ruolo fondamentale nella vita di Auguste Renoir, non solo come musa e modella, ma anche come compagna devota e madre amorevole. La sua influenza sulla vita e sull’opera di Renoir è evidente nei numerosi ritratti che ne immortalano la bellezza e l’essenza. La sua eredità perdura nelle opere del marito e nella straordinaria carriera dei suoi figli, che hanno continuato a portare avanti lo spirito creativo della famiglia Renoir.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa