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Anticipazioni – Astrattismo in Europa da Malevič a Kandinsky | Dal 31 gennaio al Forte di Bard (Ao)




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Astrattismo in Europa da Malevič a Kandinsky
Forte di Bard. Valle d’Aosta
31  gennaio – 2 giugno 2015
Orari
martedì-venerdì 11.00 – 18.00
sabato, domenica e festivi 11.00 – 19.00
chiuso il lunedì
Tariffe
Intero 6,00 euro
Ridotto 5,00 euro
Cumulativo con mostre Josef Koudelka – Vestiges 1991-2014 e Wildlife Photographer of the Year
Intero 14,00 euro
Ridotto 12,00 euro
Info
Associazione Forte di Bard
T. + 39 0125 833811
Prenotazione gruppi T. + 39 0125 833817
info@fortedibard.it
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In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell’ambito dei movimenti d’avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese.  Wassily Kandinsky (Mosca 1866-Neully-sur-Seine 1944) occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico, poiché il suo lavoro può essere considerato il punto di incontro fra i vari movimenti che in tutta l’Europa guardavano con interesse al linguaggio astratto e che sorsero in varie parti d’Europa.

Kasimir Malevic, Sportman, 1923, Matita acquerello su carta, 25x15 cm
Kasimir Malevic, Sportman, 1923, Matita acquerello su carta, 25×15 cm

Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Anche il lavoro di Natalia Goncharova può essere considerato una forma particolare di Cubo-futurismo russo, un linguaggio che l’artista maturerà a Parigi, dove si trasferisce a vivere nel 1917, a testimonianza di quanto la capitale francese esercitasse in campo culturale una fortissima capacità di attrazione sugli artisti.
Kasimir Malevič, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell’arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevič dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un’arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
Il movimento del Costruttivismo è rappresentato attraverso le opere di Lászlo Moholy-Nagy, importante esponente del Bauhaus tedesco.
Max Bill (Abstraction-Creation) e Georges Vantongerloo (De Stijl) testimoniano la diffusione di un linguaggio astratto-geometrico rispettivamente in Svizzera e in Olanda.
Aristach Lentulov, The Village of Kislolwosk, 1919
Aristach Lentulov, The Village of Kislolwosk, 1919

Attraverso le opere dei trenta autori presenti in mostra, è possibile ricostruire lo scenario entro cui si è sviluppata una delle principali linee evolutive dell’arte del Novecento, e il milieu culturale che ha visto la nascita di quella che si può definire una vera e propria rivoluzione dell’immagine.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevič, Lajos Kassák.