Archeologia a colpo d’occhio. Cos’era questo oggetto degli antichi romani – per la bellezza – trovato tra i resti di una stazione di posta

Cos'è mai questo strano chiodo? E perché ha una punta a forma di V? Gli archeologi lo hanno trovato, con altri oggetti, tra i resti di un edificio che probabilmente, ai tempi dei romani, era una stazione di posta o un ostello per viaggiatori.

Cos’è mai questo strano chiodo bronzeo? E perché ha una punta a forma di V?
Gli archeologi lo hanno trovato, con altri oggetti, tra i resti di un edificio che probabilmente, ai tempi dei romani, era una stazione di posta o un ostello per viaggiatori. Era in corso uno scavo preventivo per la realizzazione di una nuova strada, lungo la A417, in Inghilterra.

L’oggetto trovato dagli archeologi inglesi @ Cotswold archaeology

Secondo Alex Thompson, project manager dell’Oxford Cotswold Archaeology, l’insediamento romano individuato lungo Ermin Street, la strada che collegava l’antica Cirencester a Gloucester, potrebbe essere servito “per aiutare le persone che viaggiavano lungo la strada e probabilmente aveva qualcosa a che fare con i cavalli”.

Tra gli oggetti trovati durante lo scavo anche il singolare “chiodo” con doppia punta. “E’ un nettaunghie” dicono gli archeologi.

Esso non veniva solo utilizzato per ripulire la parte interna delle unghie, ma anche per più accurati interventi di manicure e pedicure. Il taglio a V veniva infatti affilato. E adeguatamente usato, serviva anche per il taglio delle unghie stesse. Potremmo dire: un rasoio per le unghie. Come sappiamo, i Romani erano molto attenti all’igiene e alla cura della persona. Scavi archeologici, in tutta Europa, hanno restituito numerosi oggetti di questo genere. Anche più elaborati ed eleganti, sotto il profilo stilistico, ma con la stessa funzione.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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