Un sole? Un rubino? Un volto? In “Peinture”, dipinto del 1953, Miró ci fulmina con una delle sue trovate formidabili, fatte di segni elementari, caratteri di un alfabeto poetico e inquietante, svincolato da codificazioni ideologiche in nome di un’assoluta libertà d’invenzione. In un’altra opera, “L’Hirondelle éblouie par l’éclat de la prunelle rouge”, l’enigma si scioglie, ed il volto si rivela lungo i tratti di una bocca gioconda, di occhioni strampalati.
Renato Carosone, uno dei maggiori protagonisti della musica leggera italiana del XX secolo, ha sempre apprezzato l’arte figurativa, e decise di mettere alla prova il suo talento polivalente dedicandosi anche alla pittura...
Si chiama Lo Res Car ed è disegnata dalla United Nude come astrazione di una Lamborghini. La forma della Lo Res Car è ispirata proprio dalla scomposizione geometrica e riduzione della risoluzione 3D dell'iconica Lamborghini Countach, disegnata da Marcello Gandini, a Bertone, nei primi anni Settanta. Due i posti, ma come su una motocicletta. Motore elettrico e una velocità di 50 chilometri all'ora. Per viaggiare su una scultura
Rosalba Carriera (1675-1757) è stata un'importante pittrice rococò veneziana. Nei suoi anni giovanili, si era specializzata nei ritratti in miniatura. Più tardi divenne nota per i suoi splendidi ritratti a pastello, un medium che produceva lei stessa. Il suo pastello non è mai troppo secco - e con ciò impreciso - né unto. Esso permise all'autrice di produrre splendide effigi, dai volti sfumati e radiosi, interpretando il desiderio di luce e di bellezza dell'epoca
Artista amatissimo anche dal grande pubblico, egli seppe recuperare segni d'archetipo dei primordi, unendoli al linguaggio infantile, realizzando opere esplosivamente gioiose. Qui le quotazioni del maestro
L'ARTE E L'ESOTICO - Sublime narratore dell’Oriente è stato Vittore Carpaccio. I suoi grandi teleri sono una sorta di enciclopedia del costume levantino...
Per questo mio piatto-scultura ho preparato una tartare di manzo tritata e condita e vi ho sparso sopra del pane speziato in frantumi. Ho creato così una serie di contrasti: di forme, di consistenze (le molli morbidità della carne, la croccantezza del pane), di gusti, di profumi.
Fu un pittore estremamente rapido, sintetico. Auguste Rodin, il grande scultore, dipinse per se stesso. Di questa attività minore restano alcune opere che non sono capolavori assoluti, ma che consentono, ad esempio, di comprendere la matrice luminosa e drammatica dalle quale muovono le sue sculture, sospese tra un tormento, un ribellismo romantico e un senso acuto della luce. E' da notare, proprio a questo proposito, un punto di riferimento privilegiato fosse Turner
Questa immagine del Taglietto, così avvolta da una natura irsuta, a differenza dell’ordine geometrico dei giardini di Paolo Richiedei, che appaiono in un notissimo, altro dipinto del maestro bresciano, è uno dei rari, intensi splendidi paesaggi di Inganni, anche se l’artista non manca di cogliere alcune macchiette, cioè personaggi visti alla distanza, di dimensioni limitate, ritenuti indispensabili dal pittore per rendere viva la rappresentazione, quasi che l’assenza umana rendesse il dipinto più povero, scenografico e scarno.
Dalí spara a zero su tutti. El Greco considera Michelangelo un dilettante. E Marinetti, Picasso, Raffaello, Warhol, Klee e Renoir? Ecco un saggio di stilettate. D’Annunzio su Marinetti: “Fesso fosforescente”. Peter Ustinov su Botticelli: “Se fosse vivo oggi, lavorerebbe per Vogue”. Ed Ennio Flaiano sulla pittura “comunista” di Guttuso: “C’è qualcosa che non va in Guttuso. Piace troppo ai datori di lavoro”