“Questa grande installazione artistica di Natalie Hausler (Monaco di Baviera, 1983) – racconta la curatrice Chiara Rusconi – fa riferimento a un lavoro della stessa del 2011, basato sulla sua pratica poetica e tratto da una delle sue raccolte di poesia. La tecnica dell’opera originale, qui tradotta su un enorme telone che copre le impalcature, si rifà a una tecnica antica per la riproduzione di copertine di libri. Partendo dall’originale, attraverso strati, copie e slittamenti, l’artista (che sarà a Brescia a settembre) crea distorsioni e una prospettiva indefinibile ma pur sempre leggibile. Si tratta di un’installazione-poema che lega in modo formale il mondo dell’architettura con quello della pittura e della poesia”
L’acqua, la vela, il surf, i colori intnsi dell’estate. Giovanni Masuno espone le proprie opere fino all’8 agosto nell’ex palazzo comunale di Gargnano (1583). Titolo della mostra “Synapsy, le vie del colore”
Diane Arbus è nata il 14 marzo 1923 a New York City e si è suicidata nel 1971. Colta e intelligente, si arrese al proprio nichilismo, dimostrato, con estremo dolore, nel raccogliere, tra le pieghe della vita americana, la difformità emarginata. Immagini molto intense, nelle quali la fotografa si identificava. Essere psicologicamente o fisicamente a lato delle celebrazioni di una positività artificiosa."Una fotografia è un segreto di un segreto. Quanto più ti dice meno sai.
A Miami a un gruppo di importanti stilisti è stato chiesto di ideare, secondo le diverse sensibilità e lo stile di donna immaginaria per la quale lavoravano, i costumi da bagno per il 2017. Rocky Gathercole, celebrato designer di moda delle Filippine, ha presentato una serie di "costumi da bagno da sera", caratterizzati da una grande eleganza. Cos'è il costume da bagno da sera?. E' qualcosa che sta tra il vestito elegante, per quanto leggero e la tenuta sportiva marina; qualcosa da utilizzare per feste notturne su imbarcazioni o sulla riva del mare. Soluzioni in linea con l'alta moda
. Alcune fonti, probabilmente frutto di favolistiche tradizioni orali, riferiscono che il padre genetico possa essere il pittore Pierre Puvis de Chavannes, dato che la madre Suzanne Valandon era la sua giovanissima modella in quegli anni. Quando, infatti, nasce Maurice la donna ha diciotto anni, e a quel tempo posa anche per Toulouse-Lautrec, per Renoir, Van Gogh, così come di molti altri artisti dell’animato e vitale mondo di Montmartre.
L'interessante file indaga sui lati più curiosi e poco conosciuti di alcuni degli artisti e delle opere più famose al mondo:
La realizzazione di ogni mia opera nasce con la fase della progettazione, fase comune credo per ogni artista: consiste nel disegnare ciò che è ancora racchiuso nella mia mente e trasportarlo nella fotografia. Il disegno mentale mi dà la possibilità di scaricare dalla mente quelle immagini e poter così controllare la composizione e ottenere il risultato voluto. Raffaella Tarantola è stata finalista al Premio Nocivelli 2015: "Il mio punto di partenza è sicuramente la valorizzazione di un’idea e sottolineare il processo mentale della realizzazione. Per me la fotografia è intesa come ricerca, indagine, studio, sperimentazione e allo stesso tempo uno strumento che mi permette di rendere concreti gli interrogativi sull’esistenza umana".
Marco Marassi è stato tra i finalisti del Premio Nocivelli 2015, con questa intensa fotografia. L'opera è parte di una serie denominata Vaganze. Costruzioni artificiali che interagiscono con l'orizzonte naturale.
Le fotografie che compongono la serie ritraggono orizzonti negati, mascherati, sottolineati, resi significanti dalle superfetazioni umane.
Bagliori che ricordano le stoffe auree o argentee degli anni Ottanta. Un'epoca rievocata per il suo effimero splendore. Così, con costumi succinti e stoffe dai colori cangianti, quanto un manto di una tela di Savoldo, la designer di moda Solveig Cirone ci proietta nel 2017. Modella, attrice, ambasciatore del marchio, Solveig è molto impegnata sul fronte della filantropia
Il finalista del Nocivelli 2015: "
L'opera è parte di una serie denominata Vaganze. Costruzioni artificiali che interagiscono con l'orizzonte naturale.
Le fotografie che compongono la serie ritraggono orizzonti negati, mascherati, sottolineati, resi significanti dalle superfetazioni umane. Partendo dalla definizione Düreriana di perspectiva (ovvero) vedere attraverso, l'intero progetto si trasforma in una finestra, attraverso la quale noi intravediamo l'orizzonte, conferendogli, ipso facto, una forma.Nei paesaggi marini, formati da strutture geometriche essenziali, predomina il vuoto e l'assenza di ogni forma di vita"