Tobias Rehberger (1966 Esslingen, Germania)è un artista che opera attraverso non solo i media, ma anche l'industria: scultore, pittore, disegnatore, regista, e talvolta anche l'architetto. Crea oggetti e installazioni che riflettono l'interesse e il rapporto con la cultura di massa. Pensando spazialmente Rehberger crea ambienti totalizzanti, per la percezione.
Danilo Buccella, consapevole e raffinato cultore del noir, dipinge inconfondibili scenari notturni pervasi dall’inquietudine e donne in bilico tra seduzione ed orrore, in un’atmosfera densa di riferimenti letterari e cinematografici. Stile lo ha intervistato
Maurizio Bernardelli Curuz incontra Enrico Crispolti, grande specialista del Futurismo, per mettere a fuoco gli snodi di un Movimento turbinoso. Dalle radici divisioniste all'atto di nascita, dall’arte meccanica all'aeropittura fino alla caduta degli anni Quaranta - La complessa strada di un gruppo d'artisti e di intellettuali che diede forma al Moderno tra iniziale adesione al Fascismo, rotture, emarginazione politica e culturale
L’opera, espressa in uno stile letterario, si veste della forma del romanzo storico, dove la narrazione, assume le sembianze di una ricerca condotta da un ispettore di polizia volta a risolvere grappoli di enigmi ruotanti attorno alla figura di Leonardo da Vinci e alla Gioconda. Un viaggio nel passato che si annoda con il presente: la richiesta da parte di un ricco personaggio russo di compiere una perizia su una Gioconda con le colonne sconosciuta, le due presenze a San Pietroburgo, l’incontro con influenti personaggi pubblici cittadini. Intreccio fra presente e passato in cui l’autore, muovendosi su un terreno paludoso e accidentato, esamina documenti storici, testimonianze ambigue, intrecci d’eventi che ruotano attorno a Leonardo
Qualcosa di simile a una Venezia dell'antichità. Il porto di Thonis-Heracleion aveva numerosi grandi bacini. L'intensa attività del porto favorì la prosperità della città. Più di settecento antiche ancore di varie forme e oltre 60 relitti risalenti al 6 ° al 2 ° secolo aC testimoniano l'intensa attività marittima.La città si estendeva intorno al tempio ed era caratterizzata da una rete di canali. Sulle isole e sugli isolotti sorgevano abitazioni e santuari. Sul lato nord del tempio di Eracle, un grande canale fluiva attraverso il nucleo urbano, da est a ovest, collegando i bacini portuali con un lago, a ovest
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L'artista: "Decisi di iniziare scattando delle fotografie di corpi umani usando l’acqua come teatro. Ho cercato di creare qualcosa di nuovo, dando alle immagini una terza dimensione. Ho provato differenti materiali e ho scelto il tessuto elastico perché era la strada migliore per mettere in pratica il mio progetto. Quindi ho iniziato a cucire sul tessuto elastico con le mie immagini stampate le parti del corpo fuori dall’acqua facendole uscire materialmente"
All’interno del generale movimento di ricerca espressiva che ha accompagnato il febbrile mutamento sociale d’inizio secolo, la pittura non-oggettiva rappresenta il tratto peculiare e distintivo di Kandinskij, destinato a cambiare per sempre il corso della storia dell’arte. Il suo percorso di astrazione pura, a partire dal 1913, fa propria la ricerca di un significato profondamente interiore e spirituale, che interpreta con totale rottura la sfida d’incontro fra tecnologia e visione del mondo, assumendo un progressivo distacco
L'elegante opera rococò rappresenta la principessa di Rohan, membro di spicco della corte di Luigi XV. Il disegno era noto soltanto attraverso una copia, poi la recente scoperta e la vendita, oggi, da Christie's.
Le sue sculture iperrealiste sono destinate al fondo del mare. E' così che si riempiono di vita silente, si colorano, vengono dolcemente modificate da concrezioni e da colonie di minuscoli esseri marini; sono rivitalizzate dalle correnti, dei pesci, dai coralli e dalle alghe. Jason deCaires Taylor, lo scultore che realizza questi straordinari lavori,è nato nel 1974 da padre inglese e madre della Guyana. E'cresciuto in Europa e in Asia, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia, durante la quale ha esplorato la barriera corallina della Malesia
C’è nelle sue opere come un suono che attraversa il silenzio, e certamente una matericità sublimata si moltiplica e prende forme imprendibili come fossero nubi che s’addensano cupe, scompigliate dal vento, oppure cancellate all’improvviso per lasciare spazio alla luce serena di un mattino. Ecco che i quadri di Karima ci mostrano allora la luce interiore dell’artista che sa guardare “oltre”, come per un dono prezioso