Il termine albarello o alberello - che forse deriva dal termine albus, bianco, indicante il colore chiaro utilizzato per il fondo cromatico dei contenitori di ceramica o maiolica invetriata per evitare che il contenuto erodesse il contenitore- è un recipiente usato nelle antiche farmacie per contenere liquidi medicinali, composte, spezie ed essenze.
Nelle opere di Oscar Piovosi, il rapporto tra figura e sfondo è fisso e spesso immutabile. I soggetti sembrano essere divorziati dal contesto (fuoricampo) come le sequenze dei fotogrammi cinematografici del suo corregionale - il regista Michelangelo Antonioni - dove spesso la presenza degli attori (ma anche la stessa messa in scena) è determinata dall’assenza della loro «appartenenza» ad un luogo autentico, quindi protagonisti di una alienazione con il quotidiano, sospesi in una dimensione di incertezza: il cosiddetto «non luogo».
Dal 5 marzo al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di Parma, la mostra presenterà 140 fotografie originali, autentici capolavori e vertice della fotografia nipponica, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910.
Il proletariato smetterà così di essere tale perchè la riproduzione sembra appannaggio delle classi agiate o dei gruppi di reietti, con un'esclusione progressiva della larga fascia sociale media e bassa. I segnali indicano un futuro simile a quelli dei formicai o degli alveari. Ribelliamoci
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Mostra monografica dedicata al pittore Gino Severini (Cortona 1883 – Parigi 1966) nel cinquantenario della morte. 100 opere, 25 inedite in Italia, dal 19 marzo al 3 luglio 2016 alla Fondazione Magnani Rocca
Appuntamento alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Introducono la serata il Sindaco Andrea Ratti e il parroco don Domenico Amidani. Intervengono Nunzia Vallini, direttore del Giornale di Brescia, Paolo Corsini (ex sindaco di Brescia), Eugenio Massetti (editore), oltre all'autore Tonino Zana. Moderatore della serata è Francesco Alberti del Giornale di Brescia
Berthe Morisot, qui nel 1880, utilizza un medium lievissimo, come l'acquerello, rarissimamente usato nell'ambito impressionista, per giungere a un esito grafico di massima leggerezza e rarefazione della materia. Il dipinto ottenuto è certamente frutto di un confronto avviato dalla grande pittrice francese con i dipinti dei colleghi giapponesi, a ulteriore rimostrazione di quanto fu stretto il legame tra la pittura dell'estremo oriente e quella parigina, durante l'Ottocento e nei primi anni del Novecento. Ciò che è è interessante è l'effetto anti materico ottenuto e la mancanza di differenziazioni tra aree lunimonse, come avviene, invece,cnormalmente, nei quadri impressionisti
Disegni, marmi, gessi di scuola o successivi. Una grande varietà, ipotesi esecutive, storiche e commerciali
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