I dipinti non solo equivalevano a celebrare l'eleganza dei proprietari, ma, in alcuni casi, costituivano modelli al quale guardavano altri clienti, nell'orientamento di gusto che sarebbe poi confluito nelle riviste d'arredamento. Tra i maggiori impressionisti dediti al rilevamento degli interni, troviamo Walter Gay (1856-1937), pittore di origine americana, ma naturalizzato francese
Piero Dorazio, autore che ha incarnato per una vita la ricerca dell’astrattismo italiano, da quando nel 1947 redasse il manifesto del “Formalismo-Forma 1”, insieme a compagni illustri, come Accardi, Attardi, Consagra, Sanfilippo e Turcato. Dorazio è stato fra i maestri del Novecento del nostro Paese più noti all’estero. Nato a Roma nel 1927, si iscrive ad Architettura. Nel 1946 espone con il “Gruppo Arte Sociale”, (Perilli, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini e altri) e punta a liberare la pittura italiana dal provincialismo, in polemica con “Novecento” e la “Scuola Romana”. Dipinge allora le prime composizioni astratte
Stile Arte intervista l'artista che, con una propria opera, si è classificato al terzo posto della sezione fotografia del Premio Nocivelli: "Per analizzare e fornire dettagli utili in merito all’opera realizzata e proposta al Premio Nocivelli, devo partire dicendo che lo scatto fotografico è tratto dal mio ultimo video Russuggjati (svegliati), della durata di nove minuti. Questo lavoro è stato girato nella provincia di Reggio Calabria, è composto di riprese video a colori e sei scatti fotografici in B/N: su alcuni sono inserite brevi frasi scritte. Mi concentro sugli effetti che l’uomo ha
sull’ambiente in cui è inserito
PUOI RICEVERE GRATUITAMENTE, OGNI GIORNO, I NOSTRI SAGGI E I NOSTRI ARTICOLI D’ARTE SULLA TUA HOME DI FACEBOOK. BASTA CLICCARE “MI PIACE”, SUBITO QUI A DESTRA. STILE ARTE E’ UN QUOTIDIANO , OGGI ON LINE, FONDATO NEL 1995 Cliccare sul…
La mia ricerca sulla forma, e sulle capacità di costruzione formale del colore, assume stavolta le sfumature del giallo. La perfezione del circolo, il fascino della concentricità si affidano a due diverse tonalità di questa cromia per sua stessa natura ambigua, misteriosa, persino - in qualche caso - sottilmente angosciante. In qualche caso, ma non qui: qui, il disco morbido e bonario della polenta si adagia a ricevere su di sé in placidezza la piccola, flava luna piena della fonduta al formaggio di montagna. Nessuna inquietudine da girasoli o da campi di grano vangoghiani; nessun ruggito inesorabilmente timbrico da Fauve; nessun tormento dell’anima da pittore espressionista. Il giallo è risolto, senza dubbio. L’enigma è svelato. Del resto, come dubitarne? L’affabilità della materia, l’essenzialità assoluta della composizione, non potevano che guidare verso plaghe serene, e sereni orizzonti.
Originario di Modena, si trasferì in Franciacorta durante la seconda guerra mondiale. Fu ritrattista di successo dell’aristocrazia internazionale e quando si espresse in libertà percorse incessantemente paesaggi mitici, sospesi all’eterno, in una grande ansia d’assoluto.
Il concorso per l'aggiudicazione del Premio internazionale di scultura "Domenico Ghidoni" è rivolto a tutti gli artisti, italiani e stranieri, senza alcuna distinzione di sorta. E' aperto a tutti gli scultori che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro il 15 novembre 2015: professionisti, emergenti, studenti e autodidatti. Possono partecipare al concorso sculture tradizionali o che siano sintesi di elementi plastici, fotografici, pittorici, materico-sonori, di contaminazione, ecc ma che si presentino, nello spazio, come tridimensionali. Sono invece escluse le installazioni e i quadri in senso stretto. Il tema è libero.
Le dimensioni filiformi del giovinetto non hanno ancora trovato spiegazioni concordi, anche se l'idea che la scultura rappresentasse fosse l'ombra lunga della sera che introduce agli spazi notturni della morte può trovare ancora credito. Un confronto tra l'opera etrusca del III secolo a.C. e le opere di Giacometti, che guardò affascinato alla forza mitica del reperto archeologico
La sorpresa della spudoratezza e la quantità dell’offerta. Su questi due elementi si basò la fortuna del soggetto che divenne motivo iconografico dominante nella cultura francese tra Ottocento e Novecento. Una società che vedeva gruppi di donne nei bordelli e che li immaginava liberi nella natura, in una sorta di branco primordiale
Con il termine "citazionismo" si indica una scelta artistica che "cita", spesso in una rete di rinvii colti, la pittura e l'arte del passato, con particolare riferimento all'arte classica. Gli artisti che aderiscono a questa modalità espressiva rifiutano la completa cancellazione d'ogni dimensione del passato, proclamata dalle avanguardie, all'inizio del Novecento, e reiterata nello sperimentalismo novecentesco e nell'arte contemporanea, di matrice neo-dadaista e concettuale, pur con alcune eccezioni.