In buona parte i malati dipinti dai pittori del Cinquecento e del Seicento erano affetti da grande isteria, e questa diagnosi retrospettiva di una malattia nervosa allora misconosciuta e attribuita a cause soprannaturali è una prova nient’affatto trascurabile della perspicacia degli artisti. E durante il Seicento, in virtù dell’amore per gli accesi contrasti che contraddistinguono la forma mentis barocca, l’osservazione diverrà ancor più ravvicinata e inquietante, fino alla rappresentazione di un autentico orrore che sommuove il volto dell’effigiato e che giunge a contagiare sinistramente l’osservatore.
La proiezione di porzioni di sogno sulla pietra, ma pure la rappresentazione come creazione di un mondo degli uomini di mezzo, intermedio tra sé e la realtà, un luogo nel quale evocare fantasmi, compensare il distacco dalla madre, lenire la sofferenza della morte, introiettare l’immagine degli animali, fissare i punti di partenza per una conoscenza condivisa. Non esisterebbe un movente unico dietro l’atto di produzione di pittogrammi, ideogrammi e psicogrammi
Nel giorno di ricorrenza del Centenario della nascita (12 marzo del 1915), la sua città natale, Città di Castello e la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, ricordano il Maestro con una cerimonia ufficiale nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale e con una grande festa cittadina che coinvolgerà il centro storico dell’antico borgo umbro
La mostra MATER. PERCORSI SIMBOLICI SULLA MATERNITÀ, promossa dal Comune di Parma, è in programma dall’8 marzo al 28 giugno 2015 al Palazzo del Governatore di Parma
La mostra MATER. PERCORSI SIMBOLICI SULLA MATERNITÀ, promossa dal Comune di Parma, è in programma dall’8 marzo al 28 giugno 2015 al Palazzo del Governatore di Parma
Un’unica matrice: una capacità non comune di leggere in filigrana la vita di tutti i giorni e di rendere evidente, nei ritratti, i moti dell’anima. “La grande Anguissola e le sue sorelle sono le prime pittrici importanti dell’era moderna?” chiede Lodovico Festa a Flavio Caroli nel libro Tutti i volti dell’arte, uscito per i tipi della Mondadori. “Senza dubbio - risponde Caroli -. Anzi, sono le prime in assoluto. E forse quella che aveva più talento era Lucia, che però morì giovanissima"
Domenica 8 marzo 2015, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, il pubblico femminile potrà entrare al Museo con il biglietto ridotto
LA MOSTRA In esposizione oltre cento opere di Matisse con alcuni capolavori assoluti che rivelano il profondo legame del maestro francese con l'Oriente.
LA MOSTRA - Alla Galleria Nazionale delle Marche, Urbino, dopo quasi quattrocento anni viene ricomposto uno dei luoghi più emblematici del Rinascimento italiano, in una mostra unica.
Ecco, il fanciullo si sente prigioniero nel suo involucro di pietra, come in una gabbia dorata.
Aspira alla libertà di muoversi, accontentandosi di diventare un burattino che si muove su di un triciclo di legno.
Quindi il sogno prefigura la realizzazione del desiderio di avere quello che manca, senza tener conto di quel poco o tanto che si ha. Naturalmente affiora la nostalgia dell’infanzia e delle favole, con i suoi personaggi.