Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

La vita in salita del pittore: ricerca, espressione, equilibrio in Nazareno Savarino

L'emigrazione dalla Sicilia a un Nord freddo e distante, poco solidale. I primi passi all'Artistico e con un generoso maestro indipendente. La ricerca di una strada, l'impossibilità economica di acquisire tele da dipingere e l'accordo con un rigattiere per ottenere la materia prima. L'artista si racconta.- E Stile sottolinea - nell'ambito dell'intera prooduzione - l'efficacia delle sue opere neo-pop, che dialogano con il passato

Baj e Guttuso, dualismo tra fantasia e realtà

Dall'8 febbraio all'8 marzo la Galleria Ab/arte di Brescia organizza "Baj e Guttuso: la fantasia e la realtà", la mostra che racconta le diverse anime di due artisti e il loro mondo, tra realismo sociale e la politica, la vita quotidiana e l’eros, i paesaggi e le nature morte, le dame e i generali, che non hanno mancato di far trasparire l’impegno pubblico e la fantasia, il rigore e la realtà.

Fatima Messana, bimba sulla Croce. Assurde indignazioni

Al Cassero la mostra della giovane scultrice - curata da Alfonso Panzetta - non declina torbidi violenti, ma è in grado di creare quel cortocircuito suscitato da un'opera d'arte incisiva, il cui fine è creare pensiero, meditazione, confronto. Il lavoro di Messana è una sorta di Natività, portata all'estremo punto del sacrificio. Non c'è violenza nella scultura, ma un'estrema dolcezza che appare tale anche sotto il profilo cristologico: l'uomo della Croce incarna chiunque soffre o sia perseguitato.

Angela Corti, così farò suonare la scultura nel deserto

Il vento crea nel deserto rocce nude con forme acute e schegge taglienti, incise e lavorate dalle raffiche e dune di sabbia dette anche “sabbie che cantano” per il suono che il vento produce al suo passaggio. Le linee sinuose e grezze della scultura ricordano, da un lato la purezza della cresta delle dune, e nello stesso tempo, le rocce irregolari incise dal vento. Contrasti di linee e superfici. I fili metallici che tessono pietra, quasi a bloccare questo movimento, diventano a loro volta fili che vibrano, il sibilo del vento. E la pietra si trasforma in strumento musicale, che ricorda un’arpa o lo stesso Oud, definito dagli arabi “il sultano degli strumenti musicali”. La scultura è un’insieme di vibrazioni, segni, scalfitture, fratture, cuciture: è una danza elegante che tesse l’opera.