Il vento crea nel deserto rocce nude con forme acute e schegge taglienti, incise e lavorate dalle raffiche e dune di sabbia dette anche “sabbie che cantano” per il suono che il vento produce al suo passaggio.
Le linee sinuose e grezze della scultura ricordano, da un lato la purezza della cresta delle dune, e nello stesso tempo, le rocce irregolari incise dal vento.
Contrasti di linee e superfici.
I fili metallici che tessono pietra, quasi a bloccare questo movimento, diventano a loro volta fili che vibrano, il sibilo del vento.
E la pietra si trasforma in strumento musicale, che ricorda un’arpa o lo stesso Oud, definito dagli arabi “il sultano degli strumenti musicali”.
La scultura è un’insieme di vibrazioni, segni, scalfitture, fratture, cuciture: è una danza elegante che tesse l’opera.
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Bernardelli Curuz era stato chiamato alla direzione artistica di Brescia musei con il fine di fronteggiare una situazione di emergenza che si era creata nel campo delle grandi mostre, dopo l'interruzione dell' "era Goldin" e dei finanziamenti da parte degli sponsor, che erano legati alle attività del critico veneto. Partecipò anche ai lavori di revisione della candidatura di Brescia come città Unesco, ottenendo, accanto agli amministratori e ai colleghi dei musei bresciani, l'ambito riconoscimento
Il Foro sorge proprio alle fondamenta della Pinacoteca milanese, nell’area urbana attualmente compresa tra piazza Pio XI, piazza San Sepolcro e via della Zecca, che ospitava la platea forensis, la sede dei principali edifici pubblici: la Curia (luogo di riunione del Senato locale), la Basilica (in cui era amministrata la giustizia), il Capitolium (il tempio dedicato alla “Triade Capitolina”: Giove, Giunone e Minerva), le tabernae (negozi, botteghe artigiane, luoghi di ristorazione).
Ogni vita od ogni movimento scrive se stesso per non essere cancellato. Camilla Rossi recupera poeticamente gli equilibrati crittogrammi dela realtà, trasformandoli in dipinti di elevata resa formale. "Prima di tutto - racconta - cerco di immaginarmi come esprimere con una serie di segni, un soggetto che reputo stimolante; quando parlo di soggetto intendo un elemento del quotidiano, per esempio un muro, un ricordo, un movimento. L’idea è poi trasferita sopra una lastra in cartone che successivamente stampo e rielaboro pittoricamente. La fase seguente comporta il sezionamento delle carte e il collage su tela; il lavoro viene poi “rifinito” attraverso l’uso di tecniche miste (olio, pastelli, acquarelli, gessi, etc…)."
La mostra, fino al 27 aprile 2014 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. propone re documenti archivistici di Michelangelo; un disegno di Raffaello; l’atto di battesimo di Leonardo da Vinci e un altro testo che reca le sue postille; una lezione scritta di Galileo sull’Inferno di Dante; opere attribuite a Andrea Mantegna, Alessandro Allori e Giovanni Stradano; autografi di Girolamo Savonarola...
Il bozzetto in argilla, che in questo caso appare rifinito in tutte le sue parti, rappresenta nella genesi di una scultura in marmo la fase principale, perché in esso è racchiusa l'idea, l'idea prima dell'artista che si plasma lentamente e armoniosamente nel duttile e obbediente materiale.
A Roma, dal 5 febbraio al 25 maggio, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Roma presenta all’interno delle sale della Galleria Borghese, quindi immersa nelle sue collezioni, la mostra “Giacometti. La Scultura”.
Il fotografo e artista italiano Francesco Pignatelli (Milano, 1972) parteciperà - con il video "+ Fragile" - alla prestigiosa mostra internazionale "A Season of Triumphs" che inaugurerà il 7 febbraio al Central Exhibition Hall Moscow Manege di Mosca in occasione dell'apertura dei XXII Giochi Olimpici Invernali
in occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Giorgio Morandi, il MAMbo presenta un progetto espositivo di Rachel Whiteread, con una serie di lavori ambientati negli spazi del Museo Morandi, fino al 4 maggio 2014.