Dopo la scoperta dell’autoritratto dell’artista nascosto in una veduta del monte Sainte-Victoire conservata a Filadelfia, un’altra sorpresa riserva il celebre dipinto con analogo soggetto del Museo Puskin. Dallo “scavo” emergono i volti di un giovinetto, di un adulto e di un vecchio, drammatica rappresentazione delle tre età dell’uomo
Gabriel Stanislas Morvay fuggì dalla Polonia e vagò a lungo per l’Europa, conoscendo Dalí, Burri e Pasolini. Trovò infine la pace in un piccolo borgo della Pianura padana. Una mostra ne celebra la vicenda artistica ed umana
La ricerca creativa dell’artista lombardo in perenne bilico fra tecnica incisoria e pittura trova pregnante espressione nella delicata produzione a pastello proposta in mostra alla Galleria Immagina di Brescia
Riportata al primitivo splendore una piccola cappella in un palazzo del ‘700 che custodisce gli affreschi di Oscar e le formelle in terracotta di Olves
Una pittura essenziale e cromaticamente sobria, colma di sentimento, ispirata alle composizioni del Quattrocento toscano. L’artista di Bovegno, oggi quasi dimenticato, merita ampia rivalutazione
Il giovane artista americano originale interprete di una ricerca estetica che si inserisce nel panorama della migliore nuova figurazione contemporanea, è protagonista di una personale allo spazio Arte.Novaglio
Nel 1941 egli visitò più volte la mostra Indian Art and the United States, partecipando, come osservatore, alle diverse dimostrazioni pratiche compiute da da stregoni, che lavoravano con un distacco dalla realtà simile a un'esperienza di trance.I nativi americani, come avremo modo di vedere in due documentari, uno dei quali nel 1949 - e pertanto negli anni in cui Pollock già produce i propri lavori di action painting - si basa sull'uso di polveri e sabbie dai colori diversi
Sonja appartiene al mazzo di fiori che le sta alle spalle. Lo spazio vuoto, e oscuro accanto a lei è dipinto da Klimt per creare una zona ombrosa e vuota che favorisce percettivamente l'esplosione delle polveri rosa dell'abito e del volto. Lo sbilanciamento dei pesi nell'opera è perfettamente compensato da un giglio, alla nostra sinistra, del quale appare la parte terminale del fiore, e suggerisce, sotto il profilo dell'inganno percettivo, che la pianta prosegua in un punto invisibile, all'esterno del quadro, ancorandolo nel lato opposto a quello della figura. Questa presenza interna-esterna accresce motevolmente il peso visivo del giglio stesso, compensando l'intera composizione sotto il profilo della distribuzione dei pesi
Non possiamo dimenticare cosa abbiano significato, con impaginazione isolata o unite in volute floreali, le margherite nella decorazione dell'Ottocento e del primo Novecento. Sicché proponiamo questa lezione di decorazione che potrebbe costituire, con qualche graffio di modernismo, uno spunto per gli artisti contemporanei. Perchè diciamo tutto ciò. La margherita, candida, bella, semplice, solare, che cresce spontaneamente sulle prode di terreno ricco di humus ha sempre rappresentato la donna semplice, bella, pura, contraria alle sofisticazioni della modernità
Un gioco di virtuosismo tecnico delinea e dipinge questo colubro nero cuoio, dotato di anelli cromatici rossi, anseggiante, snodato, con le spire sovrapposte. Tutto inizia dal disegno accurato, nel corso del quale sono già previste alcune deformazioni prospettiche che consentirann di massimizzare l'effetto tridimensionale. Il gioco è completato da una buona sfumatura delle ombre virtuali del corpo del rettile e dal lavoro di ritaglio che il pittore compie, per poter orientare il colubro affinchè sia collocato nel puntio di massimo effetto di rilievo.