Quando il foglio veniva messo di sbieco, il disegno tratteggiato dalla luce si allungava a dismisura sul muro. A questo punto il pittore si avvicinava alla parete e, con un carboncino o una punta, ricalcava la proiezione luminosa, imprimendo sul muro le linee anamorfiche. Il disegno scorciato appariva così allungato da risultare incomprensibile a una vista frontale. Il pittore colorava poi il volto stesso e, per mascherare ulteriormente la fisionomia, dipingeva frontalmente piccoli cespugli, animali, oggetti che avevano il compito di creare un paesaggio apparente
Tutto inizia dalla ricerca del disegno, dalla sua stesura su un foglio. E' quello che, nell'ambito dell'affresco viene definito cartone. Il disegno viene poi trasferito dal cartone alla preparazione di grassello di calce, che è molto lento nell'asciugatura e che può essere lavorato anche per alcuni mesi. I mosaicisti prendono poi tessere di pietra o di vetro - prodotte a Venezia - le sistemano o le spezzano con un martello per ottenere l'ingrombro voluto
Non è certo un affresco - che richiederebbe l'intervento del muratore per la posa dell'intonaco -ma un semplice dipinto parietale a tempera. Secco il soffitto, liquida la tempera. Ci può consolare il fatto che, per quanto abbia utilizzato anche altri additivi - come probabilmente l'uovo - anche il Cenacolo di Leonardo è una tempera. E che non pochi presunti affreschi dell'Italia settentrionale - erano dipinti a tempera, con aggiunta di leganti ad olio. Un modo divertente per cambiare il soffitto della stanza ed alzarlo virtualmente attraverso la finzione della pittura
Sensibile interprete di una variante intimista dell’arte bolognese del ’600, autrice di opere bellissime attribuite però ad altri, su Ginevra Cantofoli sembrava calato l’oblio. Ora la riscoperta, grazie a trenta dipinti ricondotti alla sua mano
Una storia americana. Della nuova frontiera novecentesca. Di una quotidianità fatta di una madre con problemi psichici, di orfanotrofi, di affidi, di situazioni caotiche, di piccoli furti e di violenze. Chi era Norma Jane Mortenson, davvero? Quando divento Marilyn Monroe, mutando identità e assumendo quel nome - inventato - e quel cognome - materno - che iniziamo entrambi con la lettera "m", sensualmente, come un doppio bacio, portò dentro di sé queste immagini, come lo sguardo malinconico e la voce roca
Torniamo ad Emanuele Dascanio, giovane maestro dell'iperrealismo e disegnatore con doti tecniche straordinarie. Una virtù che è accresciuta da un non comune predisposizione per la precisione e per un assoluto dominio delle emozioni, che gli consentono di affrontare con levità passaggi disegnativi talmente impervi da apparire impossibili da percorrere.
Sui muri della propria camera il mondo all'esterno. Un suggestivo esperimento di facile realizzazione. Questo strumento risultava ancora usato nel XVIII secolo, da pittori come Bellotto e Canaletto (la cui camera oscura originale si trova al Museo Correr di Venezia), i quali grazie a questo strumento acquisirono quella precisione "fotografica" nel fissare i paesaggi che ancora li rende celebri. Gli effetti di una camera ottica sono presenti nel castello di Fontanellato, in provincia di Parma. E' possibile infatti vedere proiettata sul muro l'immagine della piazza e delle persone che in essa si muovono.
il ritmo della modernità - Con la sua pittura di griglie geometriche, di colori intensi, di vibrante lirismo, questo artista fu sensibile interprete dei più significativi fermenti culturali che attraversarono il Novecento italiano
Come si lavora con una stilografica oppure con una penna intinta nell'inchiostro? Qui vi mostriamo l'approccio reticolare alla stesura, che consentità di ottenere, su un lucido, un'opera molto simile a un'incisione. Il lucido, messo poi in una fotocopiatrice, permetterà di ottenere ottime "stampe". L'abile disegnatore mostra la sequenza migliore. Si prende un disegno già fatto - nostro oppure, se vogliamo trasformare un'opera importante, anche un dipinto - lo si colloca sotto un foglio traslucido e si ricalcano le linee principali. Il primo lavoro di intreccio della tessitura va affrontato con la penna o con lo stilo. La seconda parte, quella della finitura e delle ombre, per evitare macchie e giungere a reticoli più fitti, è meglio se viene effettuata con un "rapido".
Dopo la scoperta dell’autoritratto dell’artista nascosto in una veduta del monte Sainte-Victoire conservata a Filadelfia, un’altra sorpresa riserva il celebre dipinto con analogo soggetto del Museo Puskin. Dallo “scavo” emergono i volti di un giovinetto, di un adulto e di un vecchio, drammatica rappresentazione delle tre età dell’uomo