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Caravaggio e Francesco: davanti al dipinto. La mostra al Serrone della Reggia di Monza




[box type=”note” ]Caravaggio e Francesco: davanti al dipinto
Mostra a cura di Andrea Dusio e Monica Loffredo
Serrone della Reggia di Monza
1 aprile – 19 aprile 2015
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19; giovedì dalle 10 alle 22
INGRESSO LIBERO
INFORMAZIONI
Consorzio della Reggia di Monza
T: 039 3946 4213 C
ulture Consulting T: 02 7600 0963
E: info@cultureconsulting.it[/box]

[googlemap src=”https://maps.google.it/maps?q=Serrone+della+Reggia+di+Monza&ll=45.594582,9.275229&spn=0.008663,0.012403&fb=1&gl=it&cid=1269134420324469841&t=m&z=16&iwloc=A” width=”200″ height=”300″ align=”alignright” ]Caravaggio a Monza per la prima volta. Al Serrone della Reggia è infatti in arrivo il “San Francesco in Meditazione”, appartenente al patrimonio del Fondo degli Edifici di Culto e conservato a Roma, in deposito presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini. La tela negli ultimi anni è stata oggetto di approfonditi studi scientifici che ne hanno confermato l’attribuzione al Caravaggio, avanzata sin dal suo ritrovamento a Carpineto Romano. La mostra, a ingresso gratuito, è promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e Il Cittadino di Monza e Brianza, mentre l’organizzazione dell’evento espositivo è curata da Culture. L’iniziativa anticipa di poche settimane l’apertura delle manifestazioni che vedranno la Villa Reale come sede di rappresentanza in occasione di Expo 2015.
La mostra “Caravaggio e Francesco. Davanti al dipinto”, è incentrata su “San Francesco in Meditazione” del Caravaggio, appartenente al F.E.C. – Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. L’iniziativa si avvale del sostegno di MiBACT, Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Monza, ed è stata realizzata con il contributo di Camera di Commercio di Monza e Brianza, Confindustria Monza e Brianza e Rottapharm Biotech.
La composizione del “San Francesco in Meditazione”, come accade per molti soggetti sacri del Caravaggio, è di straordinaria essenzialità. Il santo di Assisi è rappresentato con il teschio tra le mani e una croce lignea accanto, secondo un’iconografia che si rifà alle meditazioni cappuccine. Il dipinto è ambientato in una grotta, in cui Francesco è genuflesso senza però appoggiare le ginocchia a terra, in un atteggiamento pietistico che egli stesso trasmise ai frati Minori; le toppe e gli strappi del saio mettono in rilievo la povertà professata da San Francesco.

Caravaggio, San Francesco in Meditazione
Caravaggio, San Francesco in Meditazione

IL PERCORSO ESPOSITIVO
Elementi didascalici all’ingresso veicolano al pubblico – raccolto in piccoli gruppi per la visita guidata – una prima conoscenza sommaria della figura del Merisi. Un breve video introduce idealmente al periodo storico corrispondente alla produzione romana del pittore e, in particolare, alla sua fuga da Roma dopo l’episodio di Campo Marzio. A seguire, il percorso procede attraverso un corridoio che presenta su parete una timeline di Caravaggio e sull’altra antiche fonti che raccontano la figura del santo. Tutto questo viene infine coronato dalla visione dell’opera confortata dalla lettura della guida, che invita poi i presenti a un rapido excursus sulla rappresentazione di Francesco in meditazione sul teschio.
LO SPAZIO
Il Serrone della Villa Reale, progettato e costruito nel 1790 dall’architetto Giuseppe Piermarini con apertura sul roseto, era definito “orangerie” per le piante esotiche e rare che vi venivano conservate. Con i suoi cento metri di lunghezza è stato inaugurato insieme con la Rotonda dell’Appiani il giorno del ventennale di matrimonio dell’Arciduca Ferdinando e di Maria Beatrice Ricciarda d’Este. Nel 1985 questa struttura è stata restaurata per divenire sede di rassegne e mostre inerenti l’arte moderna e contemporanea. Attualmente il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza sta effettuando l’opera di rifacimento delle facciate, del tetto e degli interni. Si approssima inoltre l’inizio dei lavori di restauro conservativo degli affreschi della Rotonda dell’Appiani.