Gli animali nell’arte

Gustave Doré, illustratore di fiabe. Tutto quello meno conosciuto di lui. Il video

Nell'ambito del vasto Corpus delle opere di Gustave Doré, accanto ai dipinti - meno noti della sua produzione grafica, ma splendidi - troviamo anche illustrazioni di altissimo livello d'invenzione e di tecnica. Aggirando le tavole molto note realizzate per la Divina Commedia, emergono opere compiute per diversi libri destinati ai bambini e ai ragazzi, tra i quali fiabe e romanzi. a doré 2
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Micro-uomini nella pittura nilotica. L’impero dei sensi esasperati dei “lillipuziani” nell’arte comico-grottesca, dai Romani al Settecento

Dalla pittura ellenistica alessandrina derivano le scene nilotiche romane, che sono caratterizzate da visioni panoramiche a campo lungo, con paesaggi d'acqua e di terra che si mischiano in una sorta di caos primigenio, come avviene nel delta del Nilo, pullulante di animali e di uccelli, di uomini - nella maggior parte dei casi pigmei -, in un coloratissimo melange di vita, di piante lussureggianti, di sabbie, di corsi primari e secondari, tutto descritto pittoricamente o, attraverso le tessere dei mosaici, con una tecnica che risulta, nella maggior parte dei casi, minuziosa
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La violenza in Antonio Ligabue, simboli di traumi sessuali e desiderio di sopraffazione

Ligabue narra il conflitto. La presa eterna della morte, attraverso l’atto violento. Consideriamo i galli combattivi, la vedova nera che, ribaltando le sorti della battaglia, in una foresta onirica dotata dello stesso spessore smeraldino dei paesaggi tropicali del Doganiere Rousseau - foglie lanceolate, orizzonti fitti di boscaglie -  infligge un colpo mortale al leopardo. E, ancora, il boa smeraldino che avvolge il leone nelle sue spire, ribaltando il concetto di sovranità. O il leopardo che s’avventa su uno scimpanzé devastato dal terrore, percorso dal tremito, sulla soglia della morte, dalla quale è possibile risalire, per un istante, alla vita.
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Vero o falso? Questa colomba fu dipinta da Picasso? Nell'articolo

200 capolavori del maestro provenienti dal Fonds Hélène e Edouard Leclerc. Tutti i suoi periodi sono rappresentati, quanto le sue donne, tra le Jacqueline Roque, l'ultimo amore della sua vita, che ha conservato preziosamente queste opere abbaglianti, consegnate per la prima volta al pubblico, a Landerneau
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L’abbaiare del cane e le bestie in allerta davano un senso preciso alle scene dipinte

L’atteggiamento di allerta si configura come uno dei massimi esempi della funzione iconografica svolta, nei dipinti, dagli animali da compagnia, che si rivelano, nella maggior parte dei casi, non tanto come elemento scenografico, quanto come autentici motori di senso finalizzati al condizionamento della scena stessa. Cani e gatti, dunque, come indicatori di tracce sonore, atti a coinvolgere non solo la vista ma anche l’udito dello spettatore.
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Le farfalle segnano il punto d'incontro tra la donna e l'anima. Le foto di Ione Rucquoi

Nata nel 1975, a Oxford, Ione Rucquoi è una fotografa e artista concettuale che lavora molto sull'ossessione e sul rapporto irrisolto tra le giovani donne e il corpo.La libertà di sentirsi e di osservarsi, pare diventare un incubo legato alle interiora e a quanto la bellezza dell'epidermide nasconde. Anche l'angelicazione della maternità si trasforma nel sogno inquieto di partorire figure-altre, creature mostruose. Testimonianza delle enormi difficoltà di autopercezione di un equilibro tra la parte culturale e quella materiale, il tema è antropologicamente centrale nei nostri decenni - viene esplorato anche da Vanessa Beecroft - e perfettamente narrato da Rucquoi affinchè possiamo riconoscerlo e distaccarcene, in direzione di nuovi contrappesi.
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Conosci la storia e l'uso propagandistico della statua della chimera? Scoprili in un minuto

Com’è noto, il mostro (datato alla fine del V secolo a.C.) appare ferito, la testa caprina sollevata verso un lato (dove doveva trovarsi, forse, in origine, la figura di Bellerofonte, che, secondo il mito, uccise la Chimera in un terribile scontro), mentre si ritrae sulle zampe posteriori, con il corpo in grande tensione che lascia intravedere la muscolatura e le ossa, la bocca spalancata, sofferente. La coda, serpentiforme, fu rinvenuta spezzata e ricreata ex novo nel XVIII secolo. L’iscrizione Tinscvil su di un arto ne indicò, da subito, l’appartenenza etrusca.
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Le vergini e gli animali, le fantastiche fotografie di Katerina Plotnikova. Con bestie vive

Dalla leggenda dell'unocorno, nem sappiamo che, nel materiale mitico, le ragazze in giovane età e vergini, potevano colloquiare con gli animali e placarne le ire o poterli catturare , grazie al fascino essercitato su di loro. Katerina Plotnikova è una fotografa che lavora a Mosca, Russia, che crea bellissimi ritratti onirici di modelli, in ambientazioni magiche, accanto a ogni tipo di animale, dai serpenti ai lupi, dalle volpi agli orsi. Plotnikova utilizza animali reali per i suoi servizi fotografici
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Perchè De Chirico dipingeva cavalli. E perché Marini, Messina e Sassu

Voglio bene agli animali perché li considero esseri indifesi, non protetti. Per questo li amo. Ogni vittima, ogni essere sopraffatto dalla prepotenza altrui gode di tutto il mio amore”. Così disegno, pittura e scultura diventano una dichiarazione di amore per la vita del più fragile; una vita più esposta alla crudeltà umana; una difesa fatta con gli strumenti eterni dell’arte
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