Romantica o tormentosa, solare o cupa. La neve come rappresentazione dello stato d'animo. L'arte ha assecondato il senso del tempo, non solo meteorologico. I romantici preferirono le tormente, ma accettarono anche i paesaggi pittoreschi nei quali la natura si acquietava, dimostrando, nel pittoresco, il lato apollineo del sublime
Leggi tutto La neve nella pittura – Il videoEsponente di una cultura urbana, appartenente all'alta borghesia, Gustave Caillebotte predilesse l'analisi assidua del mondo parigino - i boulevard, le periferie verdi, i corsi d'acqua nei quali si praticava canottaggio, i giardini delimitati, ma spesso anche gli interni con figure, i ritratti, gli spazi delimitati - piuttosto che la natura aperta. Caillebotte è l'elemento di congiunzione tra la pittura moderna di Edouard Manet e la linea appartenente all'Impressionismo monetiano, (Monet, Pissarro, Sisley, Morisot e, parzialmente Renoir). Caillebotte pratica una sorta di bilinguismo: da un lato si esprime stilisticamente con l'accuratezza del realismo moderno, dall'altro con la pennellata sciolta degli impressionisti
Leggi tutto Caillebotte e la neve. Così si dipingono le vedute urbane innevate. Opere e tecnicaCompì studi regolari frequentando, infine, il corso di architettura alla Scuola Tecnica di Vienna. Contemporaneamente ha iniziato e perfezionato la formazione pittorica. Frequentò gli ambienti artistici di Gustav Klimt e Egon Schiele, ma i soggetti principali dei suoi dipinti - dopo un periodo nel quale risentì dell'influenza dei due grandi artisti - erano le montagne che circondavano Kitzbuehel
Leggi tutto Il pittore che amava la neve. Il candore nelle opere di Alfons Walde (1891-1958). VideoBerthe Morisot, qui nel 1880, utilizza un medium lievissimo, come l'acquerello, rarissimamente usato nell'ambito impressionista, per giungere a un esito grafico di massima leggerezza e rarefazione della materia. Il dipinto ottenuto è certamente frutto di un confronto avviato dalla grande pittrice francese con i dipinti dei colleghi giapponesi, a ulteriore rimostrazione di quanto fu stretto il legame tra la pittura dell'estremo oriente e quella parigina, durante l'Ottocento e nei primi anni del Novecento. Ciò che è è interessante è l'effetto anti materico ottenuto e la mancanza di differenziazioni tra aree lunimonse, come avviene, invece,cnormalmente, nei quadri impressionisti
Leggi tutto Il peso della neve nella pittura dell'Ottocento, tra Manet e MorisotTra tutte le trasformazioni del paesaggio, la neve è la più repentina e meravigliosa: essa agisce su un paesaggio modificandone profondamente la consistenza e la luminosità, raccoglie e riflette la luce dal basso verso le superfici ammorbidendo le ombre ed i contrasti. Per un pittore come Sisley, così affascinato dalle variazioni cromatiche della luce al tramonto o, al contrario, dal grigiore imposto dalle spesse coltri di nubi da neve, il fenomeno metereologico ha rappresentato, in più di una circostanza, l’occasione di realizzare vedute innevate molto differenti tra loro.
Leggi tutto La neve in Sisley. Amò colori saturi per rendere i contrasti tra luce e candore. L'analisiUna selezione dei migliori video tutorial che insegnano a dipingere la neve, con i perfetti effetti tonali e un'alta resa pittorica, nell'ambito del paesaggio tradizionale
Leggi tutto Dipingere la neve – Tecniche e segreti per un paesaggio perfettoCome nella Gazza di Monet, Pissarro prepara un fondo rosa-beige, prima di intervenire sul quadro a livello d'opera d'arte. La preparazione chiara ha il fine di aumentare la luminosità del quadro, interferendo con esso dal basso e riportando in superficie un magico lucore, suggerendo i colori rosati che giungono dalla rifrazione della luce del sole negli strati più prodondi della neve. Analoga è la procedura seguita dai due pittori per rendere la superficie dei due edifici, in entrambi i quadri. Il colore del muro laterale della casa e della piccola struttura in muratura è quello della preparazione iniziale, appena ritoccato
Leggi tutto Pissarro e la neve. Tecnica e sperimentazione