L'artista: "L'opera "Modificare per Unificare" nasconde, dietro le vesti di una forma geometrica primordiale, bianca e semplice, uno schema geometrico complesso che aspira ad integrare la molteplicità del numero con l'armonia dell'unità, dove il collegamento con l'armonia è più di una semplice analogia visiva. Il "collegamento" diviene il punto focale dell'opera; l'unione e la dipendenza tra ciò che risiede nel Principio e ciò che è manifestato alla Fine.
Penso infatti che il disegno finito non è più importante del suo procedimento. Tutto ha un principio, uno schema di base, una traiettoria ben precisa".
Leggi tutto Clarissa Baldassarri, le scatole della giovane finalista del Premio NocivelliI latini lo chiamavano Culmen, colmo. Il punto più alto; ma anche una cima senza vegetazione. La colma. E tale appare il monte Guglielmo dalla pianura, dal Sebino, da Brescia. Un monte tondeggiante, ma dall'aspetto quasi domestico e dal cappuccio spesso candido che sovrasta le altre cime. Il suo nome, che pare un nome proprio di persona, è l'italianizzazione del termine dialettale Gölem, che dal latino, appunto deriva. . In questo istante il fotografo Emanuele Bernardelli Curuz è sulla cima a 1957 metri. La città di Brescia e la piana sono cancellati dalle nubi
Leggi tutto Ecco il Monte Guglielmo, oggi. Tanta neve e sole, mentre le nubi coprono Brescia e la pianura. Il significato del nomeCon “Da Corneille a Guttuso la seduzione nell’arte”, la “Galleria ab/arte” di Brescia si trasforma in un luogo di fascinazione che accoglie nel rigore progettuale dell’avvertire la straordinarietà di un insieme da leggere negli sguardi ammiccanti o solo attraenti nella capacità di ispirare nel visitatore l’incanto di una escursione nell’immagine della donna liberata dalla sua condizione quotidiana, e che trova la sua sintesi proprio nel connubio femminilità e seduzione, nel desiderio di riconquistare un romantico immedesimarsi nel sogno dell’amore, consapevole dell’avvolgente lirismo che costituisce il cuore della mostra.
Leggi tutto Da Corneille a Guttuso la seduzione nell’arte. Parla il curatore, Andrea BarrettaUna serie di immagini – nella maggior parte tondi realizzati con pittura acrilica su tela di lino - che ritraggono madonne, poetesse e dive del cinema e del teatro - tutte scomparse – magistralmente adornate da collane girocollo fatte a mano, inserite in eleganti bordure di lurex con pizzi, piume, merletti, passamanerie, fiocchi, paillettes, nastri e cristalli, rigorosamente ricamate all’uncinetto o al chiacchierino. A coronamento dei ritratti (dipinti a mezzo busto, o in primo piano), l’artista produce una «cornice» in veste sia di bene durevole e ornamento (accessorio di moda), che di atteggiamento devozionale (la composizione votiva), munita di un’essenza che interagisce esteticamente con il resto della composizione, in un effetto intenzionalmente «barocco».
Leggi tutto Arte da indossare, il fenomeno Adele Lo FeudoL'artista, terza ex aequo al Nocivelli, sezione scultura: "È come se passassimo l’intera nostra vita a risolvere equazioni, le quali talvolta ci risultano impossibili. La scultura rappresenta una delle incognite che rimangono irrisolte e, per la loro importanza esistenziale, si materializzano nel vissuto quotidiano e nelle nostre continue riflessioni. La grande X giace al suolo, con una forte presenza fisica e materica, si impone nel mondo reale quale simbolo dell’atavico tentativo di scoperta dell’inconoscibile. La durezza e la resistenza del marmo sono caratteristiche associabili a queste incognite metastoriche: enti che vivono al di là del tempo umano".
Leggi tutto L'incognita dell'insondabile nella grande X di Michela ZaniniL'artista, terza ex aequo al Nocivelli, sezione scultura: "In “Circostanza” ho analizzato e delimitato lo spazio della sedia, ho studiato i pieni e i vuoti e come convertire questi in pieno dandogli fisicità e corporeità. Ho riempito lo spazio della sedia rendendola inagibile e inabitabile. L'impronta ottenuta non è altro che una traccia di una convivenza costretta e di una impossibilità di movimento vista al negativo. Una sorta di risposta ad una reale circostanza. La sedia presa in esame è una sedia del mio ambiente quotidiano, e l'opera è il risultato del calco in gesso della seduta e dello schienale".
Leggi tutto La sedia inabitabile di Francesca Tassinari può essere occupata solo dalla psiche e dallo spiritoIn un’epoca tecnologica sempre più avanzata, omologante e contrassegnata dalla perdita di un’identità che si sente sfuggire fagocitata dai ritmi dell’informatica contemporanea, nonché dall’alienazione dell’individuo e suo divorzio dal tessuto sociale, Venanti continua a narrare la realtà – nella maggioranza dei casi entro parametri figurativi - con una successione di impressioni e divagazioni, sconfinando perlopiù nel sogno e nella scomposizione dei particolari. La sua opera si potrebbe configurare come uno straordinario laboratorio d’idee controcorrente, da una parte densamente impregnato di realismo magico, dall’altro squisitamente rinascimentale, tra riviviscenza gotica e simbolismo immateriale, ascrivibile ad uno stile fluido e soprattutto appartenente alla sfera dell’ineffabile
Leggi tutto Il Potere, La Gnosi, la Donna e l’Armatura nelle opere di Franco Venanti"Non mi identifico con uno stile effettivo - dice Lorenzo Galuppo, la cui opera è stata premiata al Nocivelli e collocata al terzo posto della sezione pittura - ho poca esperienza e ancora tanto da sperimentare. Ma se dovessi dire che linguaggio preferisco in generale, direi il concettuale. Al di là della definizione che Joseph Kusoth ci fornisce di tale genere, descrivendo il concetto come un'entità atarassica ed austera, capace di discernere l'idea dalla bellezza estetica, trovo che anche il figurativo possa trasformarsi in un segno esprimente simboli come una metafora concettuale. nell'immagine finale di un prodotto; ogni linguaggio è prediletto se risponde all'esigenza espressiva.
Leggi tutto I dolori del giovane Lorenzo Galuppo, tra testo e contestoL'artista risponde alle domande di Stile arte. La sua opera Multifarfalle si è aggiudicata il terzo gradino della sezione fotografia: "Il tema che ho voluto trattare nelle mie opere parla di Identità, ovvero come rappresentare stati di anima come metafore artistiche. C’è anche una ricerca sui concetti intercorrenti tra corpo, spazio e movimento. Ovvero come rappresentare il movimento nell’immagine fissa. Per la realizzazione ho creato la composizione, lavorando sul chiaro /scuro, poi ho rielaborato le mie immagini tramite diversi programmi digitali per arrivare a un ’espressione pittorica"."
Leggi tutto Come farfalle. Audrey Coïaniz, la meraviglia del corpo nudo in movimentoIl corso è rivolto tanto a chi vuole muovere i primi passi creativi nell’ambito artistico, ma pure a coloro che già dipingono e che si vogliono confrontare con tecniche o materiali nuovi o sono interessati culturalmente a conoscere nuove modalità espressive o i segreti della pittura antica o a raccogliere qualche idea nuova, per adattarla e trasformarla.
Leggi tutto Corso gratis di pittura. Principianti: come iniziare?