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Cinzia Scarsi è stata tra i finalisti del premio Nocivelli ’15.
Può analizzare nei temi e nei contenuti l’opera da lei realizzata e presentata al Premio Nocivelli, illustrando le modalità operative che hanno portato alla realizzazione?
“Acherontia Atropos” fa parte della serie “Nightmares” composta da autoritratti.
Ci sono paure profonde nella mente di ognuno di noi. Incubi ricorrenti, pensieri deviati, immagini che tormentano. L’unico modo per liberarsene è accoglierli. E per me, in particolare, ritirarli. Le mie paure immortalate possono così lasciarmi di nuovo libera, aiutandomi inoltre in un lento e graduale percorso di autoaccettazione. Nell’opera presentata al Premio Nocivelli il corpo nudo, spogliato da ogni sua forma di civiltà, diviene luogo freddo e spento, sommerso da insetti e sovrastato da colei, l’ Acherontia Atropos, che meglio incarna la paura che ognuno, prima o poi, si ritrova ad affrontare: la paura di morire, convogliando un senso di disgusto e ribrezzo, ricordando “Il silenzio degli Innocenti”, in un atmosfera tetra, cupa e fredda.
Biografia:
Nata nel 1993 mi sono avvicinata alla fotografia e dalle arti visive solo nella mia adolescenza, decidendo di seguire le mie passioni, anziché le mie certezze, iniziando così a studiare Graphic Design. Terribilmente curiosa e testarda, cerco di legare e mescolare tutte le idee che provengono dal mondo che mi circonda, sempre entusiasta di mostrare la mia voglia di sapere, di sperimentare, e la mia visione delle cose. Ho frequentato l’istituto tecnico C.Golgi di Brescia, indirizzo grafico pubblicitario, durante il quale mi sono classificata terza nel Concorso Nazionale di Grafica tenuto dall’istituto Mozzoni di Mestre (2012). Nel 2013 ho iniziato il mio percorso presso il Politecnico di Milano, indirizzo Design della Comunicazione. Nel 2015 vengo selezionata per il progetto MEDes (Master of European Design), grazie al quale passerò due anni della mia carriera universitaria in due istituti europei eccellenti nel campo del Design. Attualmente mi trovo infatti a Parigi, per frequentare l’ENSCI – les ateliers.
cinzia.scarsi@gmail.com
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Cinzia Scarsi, la gioia della vita viene sfiorata dall'Acherontia
Stile Arte intervista la finalista del premio Nocivelli '15."Acherontia Atropos” fa parte della serie “Nightmares” composta da autoritratti.
Ci sono paure profonde nella mente di ognuno di noi. Incubi ricorrenti, pensieri deviati, immagini che tormentano. L’unico modo per liberarsene è accoglierli. E per me, in particolare, ritirarli. Le mie paure immortalate possono così lasciarmi di nuovo libera, aiutandomi inoltre in un lento e graduale percorso di autoaccettazione. Nell’opera presentata al Premio Nocivelli il corpo nudo, spogliato da ogni sua forma di civiltà, diviene luogo freddo e spento, sommerso da insetti e sovrastato da colei, l' Acherontia Atropos, che meglio incarna la paura che ognuno, prima o poi, si ritrova ad affrontare: la paura di morire, convogliando un senso di disgusto e ribrezzo, ricordando "Il silenzio degli Innocenti", in un atmosfera tetra, cupa e fredda