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Qui mostriamo una seduta di calco dal vero o calco dal vivo di un volto, che fu diffusissima nella scultura. Essa fu forse l’evoluzione della pratica delle maschere funebri, diffusa già ai tempi degli antichi romani. Una procedura che permetteva ai familiare del defunto di non perdere la sua immagine e di mantenerla, nella galleria degli antenati, in un’efficace ricordo tridimensionale. Qui vediamo come sia possibile prendere un calco del viso anche da una persona viva. I materiali utilizzati sono anallergici e si possono acquistare presso i maggiori negozi di belle arti.
Ricordiamo comunque che questo lavoro richiede molta attenzione e che deve essere svolto da adulti o alla presenza di un adulto. Nelle fabbriche ottocentesche dei calchi, che rifornivano poi gli scultori europei – imprese situate soprattutto a Parigi – si ricavavano calchi di ogni parte anatonomica, degli animali più diffusi – persino dei cavalli, per le statue equestri – e di ogni oggetto. Gli scultori potevano poi procedere all’assemblaggio dei gessi. Qualche infortunio mortale ebbe luogo in alcune nuove botteghe di scultura, dove si tentarono calchi completi del corpo, con la copertura totale.
https://www.youtube.com/watch?v=PDCeyHnCA1o