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ARTE E DIFFAMAZIONE Ecco uno dei casi più curiosi e clamorosi del pennello al servizio della pubblica denigrazione.
QUI gli altri casi che coinvolsero i maestri dell’arte
[G]uido Reni dipingendo “San Michele Arcangelo che schiaccia il diavolo” (1636) disegnò Lucifero con le “fattezze” del cardinal Panfili che divenne poi Innocenzo X. Panfili era in disaccordo con la famiglia Barberini. E proprio Antonio Barberini, cardinale di Sant’Onofrio, fratello di Urbano VIII – come riporta lo storico Carlo Cesare Malvasia – aveva commissionato l’opera per collocarla nella chiesa romana dei Cappuccini.
Glissando sul volto del diavolo, preso a prestito dal Panfili, scrive il Reni: “Vorrei aver avuto il pennello angelico, o forme del Paradiso per formare l’Arcangelo, o vederlo in cielo; ma io non ho potuto salir tant’alto, ed invano l’ho cercato in terra. Sicché ho riguardato in quella forma, che sull’idea mi sono stabilita”.
Diffamazione a mezzo quadro – Guido Reni, il diavolo è un cardinale
Guido Reni dipingendo “San Michele Arcangelo che schiaccia il diavolo” (1636) disegnò Lucifero con le “fattezze” del cardinal Panfili che divenne poi Innocenzo X. Panfili era in disaccordo con la famiglia Barberini. E proprio Antonio Barberini, cardinale di Sant’Onofrio, fratello di Urbano VIII - come riporta lo storico Carlo Cesare Malvasia - aveva commissionato l’opera per collocarla nella chiesa romana dei Cappuccini