Il bacio impossibile. Opera d’arte come Pubblicità progresso firmata dal misterioso Andrea Villa

Un bacio ardente e impossibile tra il premier ucraino e il neo-zar. L'opera è stata realizzata ed esposta a Torino dallo street artist Andrea Villa, un "personaggio misterioso" che non rivela la propria identità, come Banksy. Il bacio fra i presidenti ucraino e russo, graficamente completato dalla scritta prideandlove, è stato affisso nelle ultime ore in centro a Torino, in corso San Maurizio e viale Primo Maggio

Un bacio ardente e impossibile tra il premier ucraino e il neo-zar. L’opera è stata realizzata ed esposta a Torino dallo street artist Andrea Villa, un “personaggio misterioso” che non rivela la propria identità, come Banksy. Il bacio fra i presidenti ucraino e russo, graficamente completato dalla scritta prideandlove, è stato affisso nelle ultime ore in centro a Torino, in corso San Maurizio e viale Primo Maggio.


“Nato a Torino – annota la Treccani – Andrea Villa non si chiama Andrea Villa. Il suo nome d’arte, infatti, è il risultato di un errore di pubblicazione: «Nel 2017 ho creato Duxlex, un manifesto raffigurante Alessandra Mussolini con un preservativo-aureola sulla testa. L’opera è stata fotografata da un passante di nome Andrea Villa, e riproposta su Twitter da un noto blogger. Il quotidiano Libero ha rilanciato la notizia attribuendo l’intervento proprio ad Andrea Villa. Ho scelto così di ispirarmi liberamente allo sketch di Rossano Brazzi in Indietro Tutta in cui il pubblico da casa aveva decretato che il vero nome di Massimo Troisi doveva essere Rossano Brazzi. Una trasmissione televisiva aveva scelto il nome di un artista, a dimostrazione che tutto esiste se esistono i media».

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia