“Il detenuto in fuga l’ho dipinto io”. Qui il video di Banksy che mostra la stesura clandestina dell’opera

La rivendicazione di autografia è giunta secondo un protocollo utilizzato dalle organizzazioni terroristiche. Il celeberrimo quanto misterioso artista britannico Bansky - autore valutatissimo nell'ambito di una street art caratterizzata da un registro pop poetico - ha ammesso, con un video - che qui pubblichiamo - e alcuni messaggi sui social, la paternità del dipinto parietale realizzato nei giorni scorsi sul muro di cinta dell'ex prigione di Reading in Inghilterra. L'opera - che ritrae un detenuto in fuga - è stata intitolata 'The Create Escape"

La rivendicazione di autografia è giunta secondo un protocollo utilizzato dalle organizzazioni terroristiche. Il celeberrimo quanto misterioso artista britannico Bansky – autore valutatissimo nell’ambito di una street art caratterizzata da un registro pop poetico – ha ammesso, con un video – che qui pubblichiamo – e alcuni messaggi sui social, la paternità del dipinto parietale realizzato nei giorni scorsi sul muro di cinta dell’ex prigione di Reading in Inghilterra. L’opera – che ritrae un detenuto in fuga – è stata intitolata ‘The Create Escape”. Il filmato, che qui presentiamo, è un’opera sull’opera. Vi si vede – ma sempre “velato” Banksy mentre dipinge il murale, nell’oscurità – e ciò è interessante, per osservarne la tecnica – fingendo di seguire le istruzioni del pittore e personaggio televisivo americano, Bob Ross, che aveva creato un programma molto popolare intitolato “Il piacere della pittura”. La figura di Ross appare all’inizio e alla fine del documento. Nel sottofondo sonoro del video, sentiamo la sua voce, estrapolata dal programma. Il fatto che l’evaso porti con sé una macchina da scrivere ha fatto pensare che il personaggio, pur all’interno di contaminazioni storiche, sia Oscar Wilde, che fu detenuto a Reading tra il 1895 e il 1897. Ma la tempo stesso lascia intendere che la cultura è una via di fuga e di certa rivincita.

IL VIDEO ORIGINALE DI BANKSY

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia