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Lago d'Iseo. All'asta a Londra bellissimo paesaggio del tedesco Lange. Entrate e ingrandite



Un delizioso dipinto dell’Ottocento tedesco che rappresenta uno splendido paesaggio sebino è emerso recentemente da Sotheby’s a Londra. L’opera è di un buon pittore del paesaggismo romantico tedesco: Julius Lange (Darmstadt 1817-1878 Monaco), un artista – fu pittore del re di Baviera – che seppe misurarsi, con efficacia, sia con le atmosfere corrusche del sublime che con la pace immensa degli spazi dilatati della quiete, che domina la concezione del pittoresco. Laghi, fiumi, monti attraversati dalla tempesta o bloccati cupamente dalle nuvole di un temporale incipiente oppure vaste morbide distese d’acque placide in cui la natura rivela il lato piĂą dolce e conciliante.

A questa seconda categoria paesaggistica e spirituale appartiene l’opera sebina, messe all’asta a Londra e proveniente da un collezionista tedesco. Si può arguire che il pittore, dopo un viaggio italiano sia tornato in patria e lĂ  abbia venduto i propri dipinti, tra i quali quest’opera che pare proprio una bella presa diretta, dal vero, in punto della costiera bresciana del Sebino. Le dimensioni del dipinto 24.5 x 38 cm, la scelta della comoditĂ  del supporto in cartone e soprattutto il rilievo dell’autentica emissione cromatica del Sebino lasciano intendere che l’artista abbia prodotto l’opera in loco, probabilmente lasciando al lavoro di studio i necessari elementi di stabilizzazione del quadro, come normalmente accadeva. L’artista è compartecipe alla bellezza che si si schiude davanti agli occhi. In fondo, nella fosca atmosfera di cipria, le prealpi orobiche. Ai lati il guizzante estendersi delle coste sebine. In primo piano i prati resi con un impasto di verde e arancione oppure verdi piĂą ombrosi, vigorosi e freschi. Inutile dire che il senso del mistero, tutto romantico, è rappresentato dalle due gigantesche rocce che si congiungono instabilmente. Due massi erratici su tappeti erbosi di una dolce morbidezza. E’ quel pertugio oscuro, quel buco-grotta, verso il lago il perno semantico del dipinto, l’interrogativo misterioso in un paesaggio dotato di tanta mitezza. Poco piĂą sotto il pittore evoca la presenza, sfumata dalla prospettiva aerea, dei tetti di un paese che s’i affaccia sulle rive del lago. L’opera, valutata in un range compreso tra le 1500 e le 2000 sterline (pari a 1670 e a 2220 euro), dopo 17 offerte, è stata aggiudicata a 4000 (4458 euro).
PER INGRANDIRE L’OPERA E VEDERNE OGNI PARTICOLARE VI CONSIGLIAMO DI CLICCARE SUL LINK QUI SOTTO. ENTRERETE NELLA PAGINA SOTHEBY’S IN CUI è PUBBLICATO IL QUADRO. QUANDO SIETE NELLA PAGINA SOTHEBY’S, CLICCATE SULLA FOTOGRAFIA. SI INGRANDIRA’ MOSTRANDOVI BELLISSIMI DETTAGLI
www.sothebys.com/en/buy/auction/2020/the-rafael-valls-sale-online/julius-lange-the-lago-diseo-near-brescia?locale=en
CHI ERA IL PITTORE
JULIUS LANGE
E PERCHE’ ERA VENUTO
A DIPINGERE IL ITALIA

Julius Lange (17 agosto 1817, Darmstadt – 25 giugno 1878, Monaco ) era un pittore tedesco, specializzato nel paesaggio
Nel 1834, seguendo i consigli dal fratello maggiore, l’architetto Ludwig Lange , frequentò l’ Accademia di Belle Arti di Monaco e, successivamente, all’Accademia d’arte di DĂĽsseldorf. Siamo, naturalmente in un periodo precedente alla svolta impressionista, che avverrĂ  quattro anni prima della morte di questo autore, che segue il magistero della pittura romantica tedesca. In linea con la tradizione culturale del paesaggio romantico, agisce soprattu su due registri che qui vediamo bene: il Sublime (nel quale si mostra, come nel lago alpino, qui sotto) l’oscura forza della natura e il conciliante, idillico Pittoresco.


Dimostrando notevoli capacitĂ  tecniche e un’acuta predisposizione alla sintesi evocativa che gli consente di rendere la psicologia del paesaggio, come se avesse di fronte a sĂ© il volto di un uomo da investigare, l’artista riscuote molto successo, a partire da Monaco, ma presto la sua fama raggiunge l’Italia. L’Accademia di Belle Arti di Venezia gli ordina una serie di schizzi che sarebbero stati utilizzati durante le lezioni di pittura di paesaggio e l’ Accademia di Brera a Milano gli commissiona due grandi tele. Si può supporre che il dipinto del Sebino sia stato realizzato nella prima metĂ  dell’Ottocento, durante uno dei suoi viaggi tra Milano e Venezia. La qualitĂ  dei suoi dipinti gli consentono di entrare nelle corti europee e di diventare maestro d’arte dell’arciduchessa Charlotte del Belgio, fino al 1858. Dipinge, poi, molte opere sia per il re Massimiliano II d’Asburgo che per il figlio Ludovico II e realizza gli studi di interior design per i castelli reali di Herrenchiemsee e Linderhof. (curuz)