L’oggetto romano “misterioso”. A cosa servivano tutte quelle stanghette. E perché tanta eleganza. Era appeso a un’abito?

Il reperto è stato portato alla luce durante la scoperta di una sezione di pavimento decorato di una residenza cittadina romana risalente agli inizi del IV secolo insieme a una serie di ceramiche, monete, spille e vari altri ninnoli, oltre ai perimetri di tre case e di una strada romana

Il reperto romano. In primo piano quella che appare come una lametta per depilazione @ Ulas

L’Archaeological Services, University of Leicester (ULAS) ha pubblicato questo delizioso pezzo romano, scoperto nel sito ‘Stibbe’, di Leicester, sotto una fabbrica ottocentesca, nei pressi di quella che è divenuta la piazza centrale, anche in seguito all’eliminazione della vecchia stazione ferroviaria.

L’oggetto? “E’ praticamente completo. Esso è un elaborato set romano per l’igiene, decorato con una disposizione tripartita di celle smaltate lineari e strisce a zig zag. – spiegano gli archeologi inglesi – I normali set igienici hanno tre attrezzi: un cucchiaino per la pulizia auricolare, una pinzetta e un nettaunghie. Il pezzo che vediamo in fotografia è particolarmente raro perché presenta ben sei strumenti per la toilette”. Un kit completo che consentiva manicure e pedicure con taglio e modellazione delle unghie, la rimozione di peli, la pulizia degli orecchi. Tutto in un blocco che pareva un pennello.

L’igiene personale faceva “status”, quanto gli strumenti per ottenerla. Al punto che questo kit è stato particolarmente decorato e probabilmente veniva esibito in pubblico.

“Sebbene il pezzo avesse soprattutto una funzione finalizzata alla manicure – proseguono gli studiosi dell’Archaeological Services, University of Leicester (ULAS) era indossato ed esposto. Questi, evidentemente, erano oggetti di prestigio. Curiosamente, gli abitanti della Britannia romana producevano e usavano questi kit per unghie molto tempo dopo che il resto dell’impero occidentale aveva cessato di usarli”.

Leicester – città del ritrovamento – conserva i resti di numerosi edifici e strutture romani, nonché circa 30 splendidi mosaici, molti dei quali sono stati scoperti proprio intorno al sito della Grande Piazza Centrale.

Nel 2016 nell’area dell’ex fabbrica Stibbe – luogo nel quale è avvenuto il ritrovamento dell’utensile per manicure – è stata scoperta una sezione di 3×2 m di pavimento piastrellato di una residenza cittadina romana risalente agli inizi del IV secolo insieme a una serie di ceramiche, monete, spille e vari altri ninnoli, oltre ai perimetri di tre case e di una strada romana.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia