Meravigliosa statua romana di Bacco bambino trovata e recuperata dall’Indiana Jones dell’arte

L'oggetto veniva da un villaggio romano che si chiamava Vertillum e che era prospero grazie alla produzione di oggetti di rame o di bronzo. La ricostruzione del recupero della statua. La consegna nella mani della direttrice del museo territoriale

Lo chiamano “Indiana Jones dell’arte”. Ed ha portato a termine un’altra impresa epica. Arthur Brand, detective olandese specializzato nelle opere trafugate, ha identificato e restituito la statua di bronzo del I secolo – che rappresenta Bacco bambino – alla direttrice del Museo del Pays Chatillonais, nell’est della Francia, centro culturale dal quale era stata rubata quasi 50 anni fa, nel 1973.

La statua era stata acquistata, recentemente, da un collezionista che però si era reso conto che la documentazione allegata dal mercante era lacunosa sui passaggi di proprietà. L’uomo voleva fugare il dubbio che l’oggetto d’arte potesse giungere da uno scavo recente, da un furto o da una recente replica. Ha cercato di trovare tracce del Bacchino in collezioni precedenti. Operazione molto complessa. Per questo il collezionista si è rivolto al detective dell’arte.

Arthur Brand ha avviato la ricerca e ha trovato il bandolo della matassa in un catalogo del 1927 in cui l’opera era stata fotografata. Il bronzo – alto 40 centimetri – era stato donato al museo francese da un privato che l’aveva acquisito, in seguito ad alcuni scavi della fine dell’Ottocento (1894). La statua era venuta alla luce nel sito archeologico di Vertillum, villaggio gallo-romanico nell’odierno comune di Vertault, nel nord-est della Francia.
Vertillum era un centro metallurgico che lavorava leghe a base di rame. Gli oggetti incompiuti e gli scarti mostrano che gli artigiani usavano le tecniche di fonderia ma anche di profilazione della lamiera per ricoprire gli oggetti in ferro con il bronzo. Tra la produzione degli artigiani di Vertillum si possono citare maniglie, in particolare un tipo che adotta la forma di due delfini fronteggiati, posate e oggetti utilitari vari, decorati e non, tra i quali si possono annoverare chiavi, serrature, campanelli, stilo.

A quel punto, l’investigatore dell’arte aveva capito che l’oggetto si riferiva a quella provenienza. Mancavano però assolutamente notizie di un furto nel museo, dove era esposta una statua identica. A quel punto Brand ha capito che doveva rivolgersi alla polizia olandese che, a sua volta, ha interpellato i colleghi francesi, i quali, dopo una ricerca, hanno confermato che il Bacco bambino era stato rubato nel dicembre 1973 del Pays Chatillonais.

I ladri avevano rotto una finestra, forzando le sbarre di protezione. “I criminali se ne sono andati con alcune antichità romane, con circa 5.000 monete romane, ma, soprattutto, con la statua in bronzo di Bacco da bambino”, ha detto Arthur Brand all’AFP. “La perdita per il museo e la comunità è stata enorme. Uno dei loro oggetti d’antiquariato più preziosi era stato rubato. Poiché all’epoca non esisteva un catalogo adeguato per l’arte rubata, la statua scomparve negli inferi e si pensava fosse persa per sempre”.

La consegna dell’oggetto antico – possiamo vedere il momento, nel filmato qui sotto – è avvenuta in un hotel di Amsterdam. L’esperto è arrivato con una valigetta, dentro la quale era contenuta la statua, e l’ha restituita a Catherine Mollet, direttrice del museo francese.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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