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Mostre | Da Leonardo da Vinci alle Accademie. Al Castello Sforzesco di Milano una incredibile selezione di sanguigne


MILANO – Il Castello Sforzesco presenta “… per gitar diverse linee”. Disegni a pietra rossa da Leonardo alle Accademie, un nuovo appuntamento legato alla valorizzazione del patrimonio artistico della città, che consentirà al pubblico di ammirare la Testa di Leda, disegno attribuito a Leonardo da Vinci, custodito presso il Gabinetto dei Disegni.

Leonardo da Vinci, Testa di Leda, matita rossa. Gabinetto dei Disegni Castello Sforzesco

L’esposizione e il catalogo sono frutto di un progetto di ricerca internazionale, cui hanno partecipato studiosi di università olandesi e ricercatori italiani e che si può porre come diretta continuazione del Convegno tenutosi al NIKI -Istituto Interuniversitario Olandese di Storia dell’arte di Firenze nel 2019 dedicato esclusivamente al disegno a pietra rossa.

La mostra è una selezione eterogenea di fogli eseguiti a sanguigna tra la fine del Quattrocento e il primo decennio dell’Ottocento di differenti artisti, alcuni dei quali di grande importanza per la storia dell’arte italiana. In accordo e su sollecitazione della conservatrice del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, Alessia Alberti, i curatori hanno voluto focalizzare l’attenzione sul mezzo grafico conosciuto maggiormente con il nome sanguigna, una pietra naturale estratta in diversi luoghi d’Europa e utilizzata in differenti settori (dai disegni architettonici alla sartoria) e che, verso la metà del Quattrocento, divenne strumento artistico di larga diffusione. Importanti artefici, infatti, scelsero questo mezzo quale medium privilegiato per lo studio su carta dei loro primi pensieri: dallo schizzo allo studio anatomico, dal progetto d’insieme allo studio dei dettagli. Il mezzo della sanguigna vanta variegate possibilità d’impiego tecnico: linea di contorno e trattamento del chiaroscuro a incrocio, sfumato (tramite sfregamento delle dita sulla polvere, con lo sfumino o pressando la punta della sanguigna sul foglio), il famoso red on red di invenzione leonardesca (ovvero disegnare in rosso su un supporto colorato rosso), intrecciando a piacimento i mezzi grafici (pietra nera e rossa, gessetto, biacca, acquarello).

 

Per questo motivo si è scelto di indagare tra le collezioni del Castello i più differenti artisti all’interno di un lasso cronologico ampio all’incirca quattro secoli: chiaramente gli artefici lombardi hanno avuto più larga attenzione potendo vantare nelle collezioni Leonardo, Francesco Melzi, Ambrogio Figino e anche i protobarocchi Cerano, Procaccini e Morazzone e infine i classicisti dell’Accademia come Giuseppe Bossi e Luigi Sabatelli. I disegni, disposti nelle due Sale della Grafica del Castello, sono così suddivisi: Leonardo e la sua scuola, l’importante restauro di un Nudo accademico attribuito a Andrea Sacchi, le tecniche (con materiali esposti e video), le differenti tipologie di disegno con fogli di scuola lombarda, romana, napoletana e veneta.

Giampietrino, Studio di braccia di Maddalena penitente. Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco

Nel catalogo, che accompagna la mostra, si è voluto avanzare qualche proposta attributiva nella speranza che si dia vita a un dialogo scientifico atto a dar vita alle collezioni pubbliche e al progresso della disciplina. Gli autori hanno allargato il campo di ricerca: Jacopo Ranzani (Institut National d’Histoire de l’Art, Paris) ha approfondito l’uso della pietra rossa nelle botteghe artistiche, Francesco Lofano (Università di Bari) ha studiato i pittori napoletani e il loro particolare utilizzo della sanguigna nel XVII secolo partendo da una nuova attribuzione di un foglio del Castello a uno dei più importanti artisti partenopei quale fu Bernardo Cavallino, Luca Fiorentino (Ricercatore, NIKI Florence) ha approfondito le tecniche grafiche utilizzate nella prima metà del Seicento a Milano, Alessia Alberti rende conto delle svariate collezioni dalle quali provengono i disegni esposti.

Il contributo degli studenti olandesi è stato possibile grazie al sostegno della Fondazione Amici del NIKI.

Il progetto grafico della mostra è stato realizzato dagli studenti della Civica Scuola d’Arte & Messaggio.

 

Il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco

Il Civico Gabinetto dei Disegni nasce negli anni Venti del Novecento per offrire un’adeguata collocazione alle opere d’arte su carta, che avevano iniziato ad affluire nelle collezioni cittadine a partire dalla metà dell’Ottocento su iniziativa di artisti e di esponenti dell’aristocrazia milanese. Con il tempo il patrimonio si è arricchito e conta oggi circa 35.000 disegni di maestri italiani e stranieri dal Quattrocento ai giorni nostri, con particolare ricchezza di esempi lombardi.

 

Le Salette della Grafica al Castello Sforzesco

Inaugurate nel 2020 con una mostra-omaggio a Raffaello attraverso l’opera e la collezione di Giuseppe Bossi, le Salette della Grafica nascono con l’intento di rendere accessibile, a rotazione, il patrimonio grafico del Castello Sforzesco, un prezioso archivio di stampe e di disegni che, per ragioni di conservazione, è normalmente custodito in locali a condizioni di temperatura e umidità controllate e non è inserito nel percorso museale del Castello.

Le Salette della Grafica hanno finora ospitato queste mostre: Tiepolo, Canaletto e i maestri del Settecento veneziano nei disegni e nelle stampe del Castello Sforzesco (settembre-dicembre 2021); Piero Guccione (febbraio-aprile 2022, nell’ambito del Premio Sciascia), Giochi di carta e carte da gioco. La collezione Crippa alla Raccolta Bertarelli (luglio-ottobre 2022), I disegni del Principe (novembre 2022-gennaio 2023), e da ultimo Souvenir d’Italie (luglio-ottobre 2023). (comunicato stampa)

“… per gitar diverse linee”
Disegni a pietra rossa da Leonardo alle Accademie al Castello Sforzesco

A cura di Michael W. Kwakkelstein e Luca Fiorentino

Castello Sforzesco, Salette della Grafica

8 maggio – 8 agosto 2024

Ingresso gratuito