PUOI RICEVERE GRATUITAMENTE, OGNI GIORNO, I NOSTRI SAGGI E I NOSTRI ARTICOLI D’ARTE SULLA TUA HOME DI FACEBOOK. BASTA CLICCARE “MI PIACE”, ALL’INIZIO DELLA PAGINA, POCO SOPRA IL TITOLO DI QUESTO ARTICOLO. STILE ARTE E’ UN QUOTIDIANO, OGGI ON LINE, FONDATO NEL 1995>
Van Gogh non si tagliò soltanto il lobo dell’orecchio, ma l’intero padiglione auricolare, che avrebbe poi cercato di consegnare, come dono, a una prostituta di cui si era invaghito. Ciò emerge dal ritrovamento e dall’accostamento di documenti medici e di testimonianze. Un modo estremo per attrarre l’attenzione e, simbolicamente, per consegnarsi alla donna. Ma ripercorriamo la vicenda.
24 Dicembre 1888, l’artista si ferisce ad Arles. Ciò avvenne durante un’animata discussione e forse nel corso di uno scontro fisico con Paul Gauguin o fu un gesto volontario causato da problemi di salute mentale? Dopo il trattamento di medicazione, il medico dell’ospedale della città, Felix Rey, scrisse un rapporto dell’intervento compiuto, in base al quale Van Gogh si sarebbe amputato tutto l’orecchio. La nota del medico è stata trovata, recentemente, in archivi americani.
In seguito all’amputazione, il pittore offrì il suo orecchio a una prostituta. La ricercatrice Bernadette Murphy, irlandese, ha trascorso sette anni nel tentativo di stabilire l’identità della donna, che non esercitava la professione più antica del mondo, ma faceva la cameriera in un bordello. “Aveva una terribile cicatrice sul braccio a causa di un morso di cane. Credo che lui volesse donare il suo corpo a lei, per risarcirla del dolore “, suggerisce Bernardette Murphy, in un’intervista al Telegraph.
Sulla dimensione del lacerto di orecchio amputato si accapigliano gli storici. In una mail inviata al New York Times, lo storico americano Steven Naifeh considera non”credibile” l’amputazione totale. Secondo lui, la sorella di Van Gogh, Johanna van Gogh-Bonger e Paul Signac avrebbero accennato al fatto che solo una parte dell’orecchio era stata asportata. Evidentemente si trattava di una parte superiore al lobo. Ma ciò non cambia l’atto in sé: un’automutilazione provocata probabilmente dai litigi con il collega Gauguin e, soprattutto, dalla ricerca dolorosa dell’amore di una donna. Era la vigilia di Natale e tutto dovette apparirgli struggente. Probabilmente affetto dalla sindrome di Asperger, Van Gogh, nonostante l’acuta intelligenza, appariva goffo ed ebbe grandi problemi di solitudine estrema sotto il profilo sentimentale.
https://stilearte.it/var/www/vhosts/stilearte.ithttpdocs/van-gogh-il-sesso-e-le-donne-la-convivenza-con-la-prostituta-sien-3a-puntata/