Il quarto Bacio di Hayez rimbalza a 1 milione e 865 dollari. Quasi raddoppio

Il Bacio è una delle immagini più acutamente simboliche della pittura ottocentesca italiana, fino a rappresentare lo spirito dell'Italia stessa. Sin dalla sua creazione, la composizione è stata un'icona del Risorgimento. La coppia che si abbraccia - e chiare risultano le allusioni a Romeo e Giulietta o a Renzo e Lucia di Manzoni il cui amore prevale contro ogni previsione - diventa il simbolo della nazione italiana, vittoriosa sulla dominazione straniera
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Sulle tracce di chiese perdute – Così è oggi il tempio di Carlo Magno in Lombardia

Nel punto d'intersezione degli assi viari, a Rodengo Saiano, in provincia di Brescia, egli avrebbe ordinato la costruzione di una chiesa, poichè avrebbe voluto celebrare, per voto, la festa del Natale o di San Dionigi, nell'omonima cattedrale di Acquisgrana - Saint Denis di Parigi sarebbe poi diventata il luogo di sepoltura di tutti i sovrani francesi -, ma gli eventi lo avevano lasciato lontano dal proprio palazzo.
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Scendete con noi nelle cripte per scoprire i tesori dei Longobardi

In questo documentario, dedicato alle città longobarde riconosciute come Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco, si ripercorrono, attraverso Paolo Diacono, i momenti cruciali della loro storia, entrando in chiese. luoghi di culto, fortificazioni caratterizzati splendidamente dall'unione di tre culture: quella del popolo immigrato, quella bizantina e quella romana tardo antica
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Le ruvide tele dei vagabondi, perché i pitocchi entrarono come icone nelle nobili case

Una devastante situazione economico-sociale, lo sviluppo di una letteratura grottesca che trasformò il povero in un’icona romanzesca. Migliaia di incisioni e di quadri in circolazione. Così i ricchi appesero nei palazzi le immagini dei poveri. Per divertirsi, per meditare e sentirsi favoriti dalla fortuna. Ecco come nacque quella moda lontana e come si sviluppò in direzione della pittura di realtà, che, ai tempi di Pitocchetto, invitava all'assistenza e proclamava la centralità del lavoro, come strumento di salvezza
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Giovanni Battista Lombardi – Dolce, piccola Teresa morta a dieci anni, lieve come una campanula

L’artista, per rendere più sincera la composizione ed aggiungere maggiore verità, sceglie di scolpire fiori comuni, sicuramente presenti nei prati di Villa Barboglio, ed immagina che la bimba si sia intrecciata la coroncina sul capo con le campanule della comunissima ipomea rex, nota con il nome di idola, fiore che cresce spontaneamente nei campi ed ha una vita brevissima: sboccia e sfiorisce nello stesso giorno, così come, simbolicamente, la piccola Teresa.
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Visitiamo insieme la tomba di Shakespeare. Anche con il georadar

L'ipotesi che la tomba possa contenere, oltre ai resti di uno dei massimi interpreti del mondo, anche oggetti a lui appartenuti o segreti manoscritti sarebbe confermata, a detta dei cacciatori di tesori, da una frase dell'epitaffio, lì incisa: "Amico, per l'amor di Gesù, rinuncia a scavare la polvere qui racchiusa. Benedetto sarà colui che risparmia queste pietre. E maledetto colui che rimuove le mie ossa".
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Dipingere o colorare l'erba di un prato – Tecniche, colori, tutorial

Dipingere con olio o con acrilico l'immagine di un prato - ma anche realizzarla con le matite o con i pastelli a olio o quelli magri - è certamente un compito che può essere sottovalutato, ma che presenta, in realtà, molte difficoltà ai fini di una resa realistica del dipinto. E, per certi aspetti, centrare le vibrazioni del verde e le variazioni tonali può risultare il valore aggiunto al nostro dipinto
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Quella luce malinconica, alla Hopper, che lambisce le figure nude. Il video

La luce laterale, proveniente da una finestra chiusa e non compensata da altre fonti luminose interne, generalmente crea, nelle fotografie o nei dipinti, un senso di immobilità e di malinconia, leato al progressivo perdersi nell'oscurità del vano, in un effetto che il nostro occhio associa al degradare del grigio nel nero. Essa presiede i quadri di Vermeer e tanti interni fiamminghi e si evidenzia, come luce altamente simbolica, nei quadri di Hopper che trasferiscono all'osservatore un senso di vacuità dopo l'angoscia del vuoto, un sentimento che domina il pittore il quale converge su un pensiero esistenzialista. La finestra è il luogo di comunicazione con l'esterno, ma può diventare il punto angosciante dal quale non transita nulla, lasciando ogni singolo chiuso nella propria cellula d'esistenza, che diviene una monade leibniziana.
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