Tragédie, il capolavoro di Olivier Dubois. Il video

Nove danzatrici e nove danzatori, completamente nudi, avanzano e arretrano dodici passi al ritmo dei taburi. Dodici passi, quante le sillabe del verso alessandrino, utilizzato come canone nella tragedia francese. Da qui il titolo dello spettacolo. I versi si ripetono, si agganciano, vanno in movimento binato e rimato, al passo, contenuti da una metrica classica che cerca di riordinare il mondo e di esorcizzare gli elementi caotici e dolorosi della traedia attraverso l'ordine del dispositivo metrico, che incatena e ripulisce il sangue originario. E' la catarsi, la rigenerazione nel dolore osservato fuori da sè; un dolore senza empatia e senza compassione perchè è divenuto una forma mitica
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I designer tedeschi puntano su un nuovo materiale: il ghiaccio

Creativi lavorano realizzando ogni oggetto con il ghiaccio, dalle sculture a interi ambienti, da alberghi-igloo completamente arredati con quest materiale, alla rappresentazione di città ideali. Tutte le forme del freddo. Il ghiaccio si presta infatti a particolari suggestioni emozionali che riportano a un mondo incantato, il mondo tacito e silenzioso dei paesaggi invernali montani dopo una nevicata in cui stalattiti di ghiaccio, che scendono da tetti aguzzi, fanno da cornice e corona.
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La continenza di Scipione – Il saggio rinuncia a possedere una bella nemica

ARTE EROS - Nell’affresco dedicato alla Continenza di Scipione, Lattanzio Gambara crea un ambiente sensuale, ma, secondo il tracciato della storia, rappresenta il bel gesto del condottiero che rinuncia a giacere con un’affascinante nemica perché fidanzata.
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La ricerca del tesoro di Alarico nel fiume, tra indizi, burocrazia e tanta speranza

Ricerche sistematiche, con strumentazoni di rilievo, erano in corso a Cosenza, nei pressi del letto del fiume Busento, dove secondo narrazioni leggendarie, sarebbe stata scavata la tomba del re dei Visigoti Alarico, dotata, si dice, di un ricco corredo funebre, in parte composto da quelle 25 tonnellate d'oro e 150 d'argento che era il tesoro accumulato dalla popolazione barbarica, durante l'invasione e il sacco di Roma. Alarico, nel 410, dopo aver devastato la capitale dell'impero, scendeva a Sud, alla ricerca di grano per sfamare il proprio popolo e si accingeva ad attraversare il mare, diretto in Africa, quando, a Reggio Calabia, fu bloccato da tempeste che avevano distrutto le prime imbarcazioni che avevano tentato la partenza
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Antonella Giapponesi Tarenghi, lo splendore delle parole dipinte

Ogni dipinto svela una visione progettuale di matrice razionale , creando con l’utilizzo della singola parola una nuova figurazione astratta, dove le lettere vivacemente colorate, si dispongono sulla tela con libera inventiva, intersecandosi, sovrapponendosi, incastrandosi l’una nell’altra, con un processo di astrazione che approda ad una nuova identità di puri colori e geometrismi. Questa nuova visione va intesa non come mera illustrazione di un’idea ma come ricerca che intende inglobare, nella forma e nel colore, il mio nuovo modo di concepire il reale e quindi l’arte
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