Perché un misterioso scatolone contenente ceramiche antiche è stato inviato a un sindaco pugliese?

Uno scatolone giunge nello studio del sindaco, con un biglietto. Il piccolo giallo dei vasi stilisticamente antichi che sono stati inviati anonimamente in municipio

Si lavora per capire da dove venisse un pacco contenente numerosi oggetti ceramici, all’apparenza antichissimi, inviati da un ignoto al sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, con un foglio d’accompagnamento, che possiamo leggere qui sotto..
Troia è un comune di 6.817 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia, aiutata sulle pendici del Subappennino Dauno, a ridosso del Tavoliere delle Puglie.

Gli oggetti, che paiono di ottima fattura, erano stati recapitati, nel mese di marzo, al sindaco con uno scatolone all’interno del quale gli oggetti ceramici erano perfettamente imballati. Ora sono oggetto di studio da parte degli archeologi della Soprintendenza – che cercheranno di datarli e di collocarli nella topografia archeologica della Puglia – e di un’indagine che è stata avviata anche in paese anche per capire l’origine e la motivazione di quel gesto.

L’ipotesi che ha maggior peso è che gli eredi di un collezionista abbiano deciso di destinare al Comune ceramiche raccolte nel tempo, quando il possesso di questi oggetti provenienti da scavi era già un reato, ma esisteva una maggior tolleranza e comunque i controlli erano minori.

In questi anni anni, in tutta Italia, non sono rari episodi di chi si disfa – dopo la morte dei propri cari – di oggetti archeologici che erano nelle case dei genitori. I carabinieri invitano a consegnare ufficialmente i pacchi alla pubblica autorità, sottolineando che l’atto è considerato meritorio e non si va incontro ad alcun problema.
Ma alcuni – temendo di finire in un ginepraio – tendono all'”abbandono” o alla consegna anonima.

“Quando l’ho aperto non riuscivo a credere ai miei occhi – dice il sindaco Cavalieri -Con molta cautela e delicatezza ho estratto ogni pezzo; ne ho ammirato la bellezza. Non conosco la provenienza, ma la Soprintendenza Archeologica, che ho immediatamente allertato, saprà darci tutte le informazioni. Chiederò di poterli conservare ed esporre qui, a Troia.
Intanto, grazie all’ignoto, quanto misterioso, cittadino per il dono. È un tesoro di storia e bellezza che appartiene a tutti”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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