[L]ucina Brembati, ritratta da Lorenzo Lotto in questo dipinto del 1518 appartenente alla collezione dell’Accademia Carrara di Bergamo, indossa un pendente, a lungo considerato un corno amuletico. In realtà, si tratta di uno stuzzicadenti finemente realizzato in oro.
Nel Cinquecento, infatti, come si legge nel volume Il cibo e la tavola della collana Dizionari dell’Arte edita da Electa, venivano elaborati esemplari di tale ‘utensile’ in oro, smalti e pietre preziose: veri e propri gioielli, portati al collo come normali pendenti ornamentali. Un’abitudine peraltro considerata sconveniente da Monsignor Della Casa, che nelle pagine del suo Galateo dedica un passo particolarmente gustoso a questo oggetto, sottolineando, appunto, la sconvenienza della consuetudine di tenerlo in bella mostra.
Quel bel pendente sembra un gioiello, ma è un prezioso stuzzicadenti d'oro
Lucina Brembati, ritratta da Lorenzo Lotto in questo dipinto del 1518 appartenente alla collezione dell’Accademia Carrara di Bergamo, indossa un pendente, a lungo considerato un corno amuletico. In realtà, si tratta di uno stuzzicadenti finemente realizzato in oro