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Ron Mueck. Giganti in sculture iperrealiste. E il corpo del padre morto. Il video


Un’intensa, dolorosa opera con la quale lo scultore ha affrontato la morte del padre. La ricostruzione del suo corpo si deve a rilievi in calco, con vetroresina e polietilene

Ron Mueck è uno scultore australiano, nato a Melbourne 1958, noto soprattutto per la qualità della resa delle sue ricostruzioni, curate fino al più piccolo particolare e per le collocazioni stranianti, all’interno di musei o di spazi pubblici, di quelli che sono soprattutto giganti in grado di pantografare la fragilità umana. Un contatto con la verità che lo ha indotto a creare il corpo del padre, dopo la morte, in seguito a calchi e all’uso di materie plastiche. Un modo per rendere massino il dolore e, al tempo stesso, di interiorizzare ogni forma. Per i lavori di scultura iperralistica, Mueck utilizza soprattutto polivinilici e resine. Ha contribuito alla realizzazione dei personaggi del film Labyrinth – Dove tutto è possibile, nel quale ha anche prestato la voce come doppiatore originale al personaggio Bubo. Le sue opere sono state esposte alla biennale di Venezia, all’Andy Warhol museum di Pittsburgh, alla Fondation Cartier di Parigi e alla National Gallery di Victoria (Australia). Dal 2002 al 2004 è stato un artista associato alla National Gallery londinese. Attualmente lavora a Londra, ma ha iniziato come collaboratore presso un’emittente televisiva in un programma per bambini.