Scoperta in Svizzera una torre romana durante lavori di disboscamento. Nella zona era stato già trovato un tesoretto

Uno scavo esplorativo svolto nei primi mesi del 2023 - durante lavori di disboscamento - ha confermato un sospetto innescato da ritrovamenti e rilievi del terreno: nello Schaarenwald, sul Reno si trovano i resti di un'altra fortificazione che fu costruita lungo il Reno nel IV secolo d.C. per proteggere l'Impero Romano: una torre e una struttura difensiva che la circonda. Il fossato testimonia gli sforzi difensivi dei Romani contro i Germani a nord del Reno. Altri materiali potranno essere trovati nel corso di uno scavo sistematico, che dovrebbe avvenire in futuro.

Uno scavo esplorativo svolto nei primi mesi del 2023 – durante lavori di disboscamento – ha confermato un sospetto innescato da ritrovamenti e rilievi del terreno: nello Schaarenwald, sul Reno si trovano i resti di un’altra fortificazione che fu costruita lungo il Reno nel IV secolo d.C. per proteggere l’Impero Romano: una torre e una struttura difensiva che la circonda. Il fossato testimonia gli sforzi difensivi dei Romani contro i Germani a nord del Reno. Altri materiali potranno essere trovati nel corso di uno scavo sistematico, che dovrebbe avvenire in futuro.

Il cosiddetto Schaaren am Hochrhein è oggi sia un’area ricreativa che una riserva naturale, ma ospita anche importanti testimonianze della movimentata storia della regione. Sono già stati trovati, nel circondario, un insediamento dell’età del bronzo, una torre di avvistamento romana e, soprattutto, fortificazioni delle guerre napoleoniche del 1799: durante la seconda guerra mondiale furono costruite anche bunker che sono ancora visibili. Oggi l’area è quasi interamente boscosa. Già 20 anni fa, un dipendente locale dell’Ufficio Archeologico ha trovato un cospicuo numero di monete romane in una zona non distante dall’ultimo ritrovamento, una scoperta che non poteva essere spiegata fino a tempi recenti.

Ricostruzione dal 1997 di una torre sul confine del Reno (Scharenwiese). Foto: Amt für Archäologie Thurgau

La verifica compiuta quest’anno è avvenuta in concomitanza con l’intervento di disboscamento dell’area.

Un drone ha ripreso l’area a nord della torre di guardia romana in Svizzera. Foto: Amt für Archäologie Thurgau

“Non c’era praticamente nulla da vedere sulla superficie dell’area, che è stata in gran parte disboscata durante i lavori forestali. – dicono gli svizzeri – Come di consueto nelle costruzioni romane, il materiale lapideo è stato asportato e riutilizzato in epoche successive. Ma sotto il terreno abbiamo trovato le fondamenta di un edificio pressoché quadrato di circa 7×7 metri con pareti spesse circa 1 metro, resti di malta, alcune pietre e il fossato di fondazione. Nel sottosuolo ghiaioso era invece ben visibile la trincea a forma di V attorno all’impianto a una distanza di circa 5 metri. Si può presumere che a tale scopo esistesse una palizzata o una fortificazione in legno. I reperti – ad eccezione di un gran numero di tegole romane e parti di blocchi di tufo – sono rimasti rari, ma sono stati isolati. Lo scavo è stato limitato a pochi saggi esplorativi”.

Moneta dell’imperatore Costantino I, dopo il 311 d.C
Il reperto è emerso durante lo scavo di saggio 2023 nell’area della torre. Foto: Amt für Archäologie Thurgau

Sulla base delle osservazioni, non vi è dubbio che le tracce esaminate appartengano realmente ad una fortificazione a forma di torre della fine del III alla fine del IV secolo. Lo dimostrano i reperti, ma anche i confronti con altre strutture meglio conservate lungo il Reno.

Sebbene la torre di guardia appena scoperta si inserisca bene nel quadro storico generale, non è chiaro a quali strutture fosse associata. Altre torri sono note ad est e ad ovest, ma non si sa molto di più su di esse. A parte pochi reperti, non ci sono quasi lasciti di un’occupazione. Da altre fortificazioni simili ci sono indicazioni che le truppe ausiliarie germaniche erano qui in servizio e che anche i commerci erano praticati; le truppe di frontiera dovevano prendersi cura di se stesse in larga misura.

Insegne di rango: parte di una cosiddetta fibula a bottone a cipolla (fermaglio per il mantello), con doratura.Foto: Amt für Archäologie Thurgau

 

Fibbia per cintura trovata nell’area della torre. Foto: Amt für Archäologie Thurgau

 

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz