Questa stranezza sarebbe stata certamente oggetto di uno spasmodico interesse da parte dei collezionisti cinquecenteschi, che l’avrebbero volentieri inserita nella sezione mirabilia delle wunderkammer, i piccoli musei domestici in cui erano inseriti oggetti, spesso dotati di stranezze abnormi.
No, non è un fotomontaggio quello che mostra un teschio, sormontato da un corno frontale, ma l’azione dell’acqua, che ha creato, nel tempo, una stalagmite sulla fronte di un uomo morto 400mila anni fa. I depositi hanno prodotto una patina dura che ha inglobato perfettamente la stalagmite nella superficie ossea. Il cranio dell’uomo-unicorno proviene dalla grotta di Petralona a Halkidiki, nel nord della Grecia , uno dei siti archeologici più antichi d’Europa, oggetto di lavori di restauro che porteranno alla riapertura del sito al pubblico entro giugno 2023.
La grotta di Petralona si trova ai piedi occidentali del monte Katsika, a circa 1 km (0,62 miglia) a est del villaggio di Petralona, a circa 50 km (31 miglia) a sud-est di Salonicco , sulla penisola di Halkidiki .
Teschi con spaventose, brillanti concrezioni ne sono stati trovati anche in Italia. Tra questi l’Uomo di Altamura, scheletro di Homo neanderthalensis scoperto il 7 ottobre 1993 nella grotta di Lamalunga, nei pressi di Altamura e vissuto tra i 128.000 e i 187.000 anni fa.
In occasione del trentennale della scoperta della Grotta di Lamalunga e del noto Neanderthal di Altamura (BA), la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari sta organizzando un convegno internazionale, che avrà luogo nel territorio di Altamura nelle giornate del 3 e 7-8 ottobre 2023.
L’iniziativa GLI ABISSI DEL TEMPO. LA GROTTA DI LAMALUNGA. L’UOMO DI NEANDERTHAL, ideata di concerto con la superiore Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e in collaborazione con l’Istituto Centrale per l’Archeologia, il Segretariato Regionale del MiC per la Puglia e il Centro Altamurano Ricerche Speleologiche, è inoltre patrocinata dal Comune di Altamura e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Lo scopo è quello di promuovere la conoscenza del sito altamurano nelle sue differenti sfaccettature attraverso un evento multidisciplinare, in cui porre in dialogo attori della tutela e della ricerca afferenti a istituzioni di ambito nazionale e internazionale.