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Studentessa passa per caso vicino a un cantiere edile. Vede alcune anomalie. Ne parla al profe. E scopre terme romane


Terme romane, piscine antiche… Questa è la favolosa scoperta fatta ad Aix-les-Bains, nella regione della Savoia, da uno studentessa di archeologia che si trovava nel posto giusto al momento giusto. Mentre passeggiava casualmente davanti a un cantiere, il suo occhio esperto si è posato su un materiale che ha immediatamente riconosciuto come tipico dell’epoca romana. Senza esitazione, ha lanciato l’allarme, dando così il via a una serie di scavi sul sito. Aix-les-Bains, cittadina in cui la ragazza abita e dove è avvenuta la scoperta, ha 31.642 abitanti. E’ situata nel dipartimento della Savoia, nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi e si affaccia su lago del Bourget.

Barbara Chapel, giovane studentessa di archeologia, non avrebbe mai immaginato di fare una scoperta così significativa mentre semplicemente passava di lì per caso. Il suo sguardo è stato catturato da un materiale destinato ad essere distrutto da una macchina.

“Questo materiale è molto caratteristico, composto da calce con inclusioni rosse, tipico dei manufatti romani. Non ci sono dubbi”, ha spiegato con sicurezza. Le foto che ha scattato sono state immediatamente inviate al suo insegnante, il quale ha prontamente avvisato il Dipartimento competente.

La giovane studentessa si è dimostrata corretta nelle sue deduzioni. “È stato un grande sollievo scoprire che esistevano dei resti che abbiamo potuto preservare”, ha rivelato Barbara. Lei e altri tre studenti hanno avuto l’autorizzazione ad eseguire scavi sul sito per due settimane. È stata un’opportunità unica, considerando che gli ultimi ritrovamenti archeologici ad Aix-les-Bains risalivano agli anni ’90, più di 30 anni fa.

“Ho scoperto tre bacini e una grande piscina, proprio quella che stava per essere distrutta. Era così solida la struttura, fatta di calcestruzzo e mattoni frantumati, così solida che la macchina non riusciva a danneggiarla”, ha raccontato entusiasta. I resti datano tra il I e il IV secolo d.C.

“Questi dati sono di estrema importanza per la città, sia per il museo che potrà mostrare queste nuove scoperte, sia per le guide turistiche che ora avranno informazioni più dettagliate e accurate sul patrimonio antico”, ha esclamato Barbara con gioia.

Aix-les-Bains, conosciuta anche come Bagni d’Aix nella lingua italiana storica, è una graziosa cittadina francese con una popolazione di circa 31.642 abitanti. Situata nel dipartimento della Savoia, nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, fu un centro importante nell’antica provincia di Savoia.

Celebre per le sue terme, che si affacciano sul lago del Bourget, Aix-les-Bains è incorniciata dalle maestose Alpi e può essere considerata parte integrante dell’area metropolitana di Chambéry. Durante l’epoca romana, era un vicus subordinato alla Colonia Julia Viennensis, conosciuta oggi come Vienne, e era conosciuta con i nomi di Aquae Domitianae o Gratianae. Ancora oggi, è possibile ammirare un grande stabilimento termale che sfrutta le sorgenti calde, l’arco di Campanus, un monumento funerario dedicato da Lucio Pompeio Campano ai suoi cari defunti nel I secolo, e un tempio dedicato a Diana.

Il cuore della città ospita il complesso delle Thermes nationaux, ricostruito e modificato nel corso dei secoli, un ampio parco, i resti di un mausoleo romano risalente ai secoli III-IV, noto come Arc de Campanus, l’antico castello marchionale del XVI secolo, oggi sede del municipio, un piccolo museo situato nella cella del Tempio di Diana, edificio romano del II-III secolo, e un vasto parco comunale.

Particolarmente suggestivo è il percorso intorno al lago, che può essere affrontato sia seguendo una strada panoramica che lo circonda, sia a bordo di un battello. Il lago, celebrato nel poema “Le Lac” dal poeta romantico francese Lamartine (1790-1869), si estende per 18 km in lunghezza e da 1,5 a 3 km in larghezza, incorniciato da verdi colline e pittoreschi borghi, tra cui spicca Le Bourget-du-Lac, con la sua chiesa del Duecento e il Castello Prioré, costruito nel 1030 da Umberto Biancamano e residenza dei Savoia fino al 1248.

A nord del borgo si trovano le rovine di un altro castello dei Savoia, mentre nei pressi del lago, a nord, sorge l’abbazia di Altacomba, accessibile sia via terra che via battello.