“La scorsa settimana, – comunica il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” – due delle nostre scienziate della conservazione sono volate al Ercolano – Parco Archeologico per analizzare, mediante strumentazione portatile non invasiva, 16 frammenti di un controsoffitto ligneo policromo – il più antico del mondo – proveniente dalla sontuosa Casa del Rilievo di Telefo. A seguito dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la casa è stata scoperchiata e il controsoffitto, a lungo sepolto in mare, è stato rinvenuto con legno “vivo” e non carbonizzato negli scavi del 2009.
Le indagini, svolte in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell’ambito della rete CHNet, sveleranno preziosi dettagli dei materiali pittorici e della tecnica esecutiva della decorazione policroma”.
Studi sul soffitto “a cassettoni” della casa esplosa con l’eruzione del Vesuvio. Era finito nel mare senza bruciare
Le indagini, svolte in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell’ambito della rete CHNet, sveleranno preziosi dettagli dei materiali pittorici e della tecnica esecutiva della decorazione policroma