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Pietro Aretino ricordava le ottime qualità dell'artista bresciano anche come frescante. A Borgo San Giacomo, in provincia di Brescia, uno studio iconografico mette in luce il fatto che dipinti parietali nacquero probabilmente dalla convergenza del grandissimo artista con il giovane Moretto: "Quello che fa propendere definitivamente verso il nome del Savoldo – probabilmente in collaborazione con il giovane Moretto – è l’esasperata ricerca dell’effetto del controluce che crea un’aura di mistero nella testa statuaria di S. Rocco - dice Guerrini - dove l’intensa ombra intorno agli occhi, a causa della mancanza di liquidità e di trasparenza dell’affresco rispetto alla pittura ad olio, diventa greve e coprente come una maschera".
Leggi tutto Gli affreschi di Savoldo? Perduti. Ma Sandro Guerrini individua sul muro la mano del maestro![](data:image/svg+xml;base64,PHN2ZyB4bWxucz0iaHR0cDovL3d3dy53My5vcmcvMjAwMC9zdmciIHdpZHRoPSI3NTIiIGhlaWdodD0iNTIzIiB2aWV3Qm94PSIwIDAgNzUyIDUyMyI+PHJlY3Qgd2lkdGg9IjEwMCUiIGhlaWdodD0iMTAwJSIgc3R5bGU9ImZpbGw6I2NmZDRkYjtmaWxsLW9wYWNpdHk6IDAuMTsiLz48L3N2Zz4=)
La famiglia veniva da Ardesio, nella Bergamasca. Agli inizi del Quattrocento era giunta in Franciacorta, nel territorio compreso tra Brescia e il lago d'Iseo e poi si era trasferita nel capoluogo bresciano. Il matrimonio tardivo, la famiglia devota, la parentela con un omonimo pittore emergono dalle Provvisioni e dalle polizze d’estimo di un pittore di grande intelligenza e di squisite capacità tecniche
Leggi tutto Le radici bergamasche di Moretto da Brescia, i documenti sulla sua origine![](data:image/svg+xml;base64,PHN2ZyB4bWxucz0iaHR0cDovL3d3dy53My5vcmcvMjAwMC9zdmciIHdpZHRoPSI2MDciIGhlaWdodD0iMzI4IiB2aWV3Qm94PSIwIDAgNjA3IDMyOCI+PHJlY3Qgd2lkdGg9IjEwMCUiIGhlaWdodD0iMTAwJSIgc3R5bGU9ImZpbGw6I2NmZDRkYjtmaWxsLW9wYWNpdHk6IDAuMTsiLz48L3N2Zz4=)
Antonio Canova si innamorò di questo dipinto del Moretto e lo acquistò a Roma. Ma dopo la sua morte, il fratello vescovo decise di disfarsene ottenendo due Palma il Giovane da collocare nella rotonda canoviana
Leggi tutto Moretto – La Madonna con “ali di pipistrello” appartenuta a Canova![](data:image/svg+xml;base64,PHN2ZyB4bWxucz0iaHR0cDovL3d3dy53My5vcmcvMjAwMC9zdmciIHdpZHRoPSI3NjgiIGhlaWdodD0iMzMyIiB2aWV3Qm94PSIwIDAgNzY4IDMzMiI+PHJlY3Qgd2lkdGg9IjEwMCUiIGhlaWdodD0iMTAwJSIgc3R5bGU9ImZpbGw6I2NmZDRkYjtmaWxsLW9wYWNpdHk6IDAuMTsiLz48L3N2Zz4=)
Dolce come Raffaello, intenso come Giorgione. Moretto visse profondamente la pittura come una sorta di preghiera e di omaggio religioso all'uomo e a Dio. Tecnicamente dotatissimo, innovatore in alcune scelte impaginative, attualmente è meno amato del graffiante Romanino, ma rivela sempre una grazia apollinea di primaria grandezza
Leggi tutto Bonvicino detto il Moretto. Il video dei quadri e quotazioni gratis![](data:image/svg+xml;base64,PHN2ZyB4bWxucz0iaHR0cDovL3d3dy53My5vcmcvMjAwMC9zdmciIHdpZHRoPSI3NjgiIGhlaWdodD0iNDQzIiB2aWV3Qm94PSIwIDAgNzY4IDQ0MyI+PHJlY3Qgd2lkdGg9IjEwMCUiIGhlaWdodD0iMTAwJSIgc3R5bGU9ImZpbGw6I2NmZDRkYjtmaWxsLW9wYWNpdHk6IDAuMTsiLz48L3N2Zz4=)
Moretto seppe costruire un linguaggio geometrico di straordinario interesse, tra Pitagora e Luca Pacioli, per evocare sulla tela le figure di Dio e dei Beati. E fece alla fine soffiare un vento intenso tra barbe e capelli a dimostrare l’azione dello Spirito Santo
Leggi tutto Disegni geometrici sottesi ai grandi quadri del Rinascimento![](data:image/svg+xml;base64,PHN2ZyB4bWxucz0iaHR0cDovL3d3dy53My5vcmcvMjAwMC9zdmciIHdpZHRoPSI3NjgiIGhlaWdodD0iNTI2IiB2aWV3Qm94PSIwIDAgNzY4IDUyNiI+PHJlY3Qgd2lkdGg9IjEwMCUiIGhlaWdodD0iMTAwJSIgc3R5bGU9ImZpbGw6I2NmZDRkYjtmaWxsLW9wYWNpdHk6IDAuMTsiLz48L3N2Zz4=)
Chissà quante volte si è fantasticato di frugare in soffitta e ritrovarsi fra le mani il dipinto di un grande maestro. E se il quadro appeso nel salotto buono di famiglia fosse un’opera autentica di un pittore del Cinquecento come Alessandro Bonvicino, detto il Moretto? A giudicare dal numero di dipinti ascrivibili al noto pittore, la cui collocazione risulta attualmente ignota, possiamo se non altro continuare a cercare (e a sperare...)
Leggi tutto Chi ha visto quel Moretto? I capolavori da cercare nelle vecchie soffitte![](data:image/svg+xml;base64,PHN2ZyB4bWxucz0iaHR0cDovL3d3dy53My5vcmcvMjAwMC9zdmciIHdpZHRoPSI3NjgiIGhlaWdodD0iMzgyIiB2aWV3Qm94PSIwIDAgNzY4IDM4MiI+PHJlY3Qgd2lkdGg9IjEwMCUiIGhlaWdodD0iMTAwJSIgc3R5bGU9ImZpbGw6I2NmZDRkYjtmaWxsLW9wYWNpdHk6IDAuMTsiLz48L3N2Zz4=)
I depositi del grande museo parigino conservano le pale del maestro bresciano che finirono a Brera con l’avvento di Napoleone. Vivant Denon ritenne che Parigi dovesse veder rappresentata la soave bellezza dei dipinti del Bonvicino. Così propose e ottenne lo scambio. Ma ora le opere non sono visibili
Leggi tutto Dipinti bresciani di Moretto nei depositi del Louvre