arte e omosesssualità

Michelangelo – Soggetti omosessuali nell’arte, a partire da Ganimede

Ganimede, figlio del re di Troia Troo, giovane di grande bellezza, conquistò Giove, che, innamoratosi di lui, si trasformò in aquila e lo rapì, portandolo con sé sull'Olimpo e facendo di lui l'immortale coppiere degli Dei. Questo amore, di chiara natura omosessuale, fu molto celebrato nell'antica Grecia, a dimostrazione della sua legittimità e naturalezza all'interno di quella cultura. Tale mito ebbe poi molta fortuna, al punto che Ganimede venne presto identificato in astrologia con la costellazione dell'Acquario
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Thorvaldsen – Giove-aquila, il suo giovane amante e la partita a dadi con Cupido

Il tema di Cupido e Ganimede che giocano a dadi, non particolarmente frequentato nella scultura e nella pittura del periodo, prende spunto da un avvenimento, tratto dal mito greco degli Argonauti, che vede Afrodite cercare il figlio Amore per far divampare nel cuore di Medea la passione per Giasone e lo trova a giocare a dadi con Ganimede.
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