Capanne galleggianti garantivano la privacy a chi voleva nuotare in mare. E il caustico Daumier coglie l’inadeguatezza e l’ineleganza della classe borghese alle prese con i primi stabilimenti balneari. La contessa di "Senso": "Molte larghe aperture, appena sotto il livello dell’acqua, lasciavano entrare e passare l’acqua liberamente, e le pareti, mal commesse, permettevano, attraverso le fessure, di vedere, applicandovi l’occhio, qualche cosa al di fuori - il campanile rosso di San Giorgio, una linea di laguna, dove fuggivano leste le barche, una fetta sottile del Bagno militare, che galleggiava a piccola distanza dalla mia Sirena".
Leggi tutto Le belle fanciulle spiate nell’acqua, al bagno, dal grande Daumier. Nuda la contessa di “Senso”Pittore, scultore, cartellonista, scenografo, illustratore, Ruggero Alfredo Michahelles, conosciuto con lo pseudonimo di RAM, insieme al brillante e più noto fratello maggiore Ernesto, in arte Thayhat, famoso inventore del rivoluzionario abito tuta, rappresenta ancora oggi un caso singolare di artista polimorfo difficilmente etichettabile se non prendendo a prestito la definizione che Alberto Savinio coniò per se stesso, di «centrale creativa».
Leggi tutto Mare, bagnanti e cieli immobili nell'estate neo-metafisica di Ram, dopo l'esperienza futurista. Perché?La sorpresa della spudoratezza e la quantità dell’offerta. Su questi due elementi si basò la fortuna del soggetto che divenne motivo iconografico dominante nella cultura francese tra Ottocento e Novecento. Una società che vedeva gruppi di donne nei bordelli e che li immaginava liberi nella natura, in una sorta di branco primordiale
Leggi tutto Le bagnanti nella pittura. Da dove nasce il mito?