Carboncino

Le nuove frontiere del carboncino. Dopo la crisi, il rilancio attraverso segni più dettagliati

La tecnica del carboncino incontrò la massima accoglienza positiva negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, quando al collezionista piaceva vedere il segno identificativo di un certo autore, legato alla rapidità e alla manualità. Inoltre un quadro realizzato a carboncino consentiva - per la rapidità dell'esecuzione - di acquisire a un costo minore le opere di artisti che, nell'ambito dell'olio o dell'acrilico, avevano prezzi più elevati. Poi le opere a schizzo rapido passarono di moda e, oggi, il carboncino viene impiegato soprattutto come elemento complementare nell'ambito del disegno.  Uno dei motivi del mutamento di atteggiamento nei confronti di queste opere è una crescita del piacere di percezione della grafica vettoriale, che presenta colori compatti e disegni dalle linee molto nette. Ricordiamo che un foglio disegnato con il carboncino dovrebbe essere incorniciato con il vetro. Meno friabili sono le "matite di carbone di oggi, lavorate con prodotti aggiuntivi che consentono un maggior presa della polvere sul supporto
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Emanuele Dascanio, 300 ore di lavoro con matita e carboncino. Così è nata quest'opera. Il video

Emanuele Dascanio è un ottimo disegnatore che lavora nell'ambito del registro iperrealista.  Questo vecchio rinvia ai filosofi della pittura di matrice italo-spagnola (lo Spagnoletto, Velazquez ecc), realizzati con estremo, amplificato realismo  (su una linea post caravaggesca) e volti a sottolineare, ambiguamente e in modo aperto, la povertà dei grandi pensatori dell'umanità. L'opera, realizzata con grafite e carboncino in matita, ha richiesto 300 ore di lavoro
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