Cos’è lo sfumato in pittura

Leonardo da Vinci – Cos'è lo sfumato leonardesco e come si ottiene

Lo sfumato leonardesco è frutto di una tecnica di sovrapposizione, a dipinto ultimato, di una velatura lieve ed omogenea di colore diluito nel legante con il fine di ammorbidire i lineamenti dei volti o - nel caso di paesaggi - di ridurre l'acutezza dei profili delle montagne o degli oggetti lontani per ricreare l'effetto di sfocatura provocato, alla distanza, dalla'umidità atmosferica. Lo sfumato, applicato ai volti, è assimilabile all'effetto flou, ottenuto, nel cinema o nella fotografia tradizionali, attraverso la sovrapposizione di un velatino all'obiettivo.
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Salvator Mundi a 450 milioni di dollari. Leonardo o Boltraffio? Cosa significa l'opera?

Bernardelli Curuz: L'artista potenziò lo sfumato del volto di Cristo per sfocarne lievemente l'immagine, con l'intenzione che lo spettatore rivolgesse ogni attenzione alla benignità del suo santo gesto, tutto estroflesso nei confronti degli uomini. E' un Cristo sindonico, che appare come traccia straordinaria, che non chiede di essere osservato o adorato, ma che dona esclusivamente bene al mondo, senza chiedere nulla. La filosofia sottesa al dipinto è tutta leonardesca
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