graffitismo

Il grande Poussin incise data e firma nella stanza di Raffaello. Un vandalo?

Il “vandalo” Poussin lasciò la sua firma sulla Cacciata di Eliodoro di Raffaello Sanzio. Gli studi legati ai graffiti rupestri e ai santuari dimostrano che l'atto dell'incisione è un segno di fusione tra l'individuo e la divinità. un traccia che rende immortale il ricordo della permanenza individuale in aree altamente sacralizzate. Le indagini compiute in luoghi di culto antichi testimoniano la quantità di incisioni praticate da fedeli nei santuari in cui la vicinanza con l'Eterno fosse percepita con maggior intensità
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40 metri di fotoaffresco. Ecco come lavora Jr, l’artista amato da Hollande

Si definisce un fotograffitista. Utilizza, cioè, le fotografie come fossero immensi graffiti urbani. Fotografie gigantesche, bianco-nero che rinviano alle icone del graffitista Banksy e, al tempo stesso, ai grandi e affollati dipinti della pittura ottocentesca. Delacroix, ad esempio. Le immagini vengono composte da tasselli iconici, montate, stampate, incollate come manifesti, sovrapponendo ai fogli uno strato di colla. Per realizzare la sua ultima opera, impropriamente definita affresco dai francesi, Jr ha compiuto un'infinità di scatti fotografici, ricavando i volti di 800 giovani abitanti di un quartiere degradato di Parigi, che porta un nome idillico - Les Bosquets - ma che presenta, sia urbanisticamente che antropologicamente, i segni del dolore immenso dell'esclusione e del conflitto
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Marco Bonadei

Marco Bonadei ha trasformato il graffitismo da aggressiva espressione metropolitana in un elemento di decorazione, intesa nel senso matissiano. Sotto il profilo stilistico, si inserisce sulla linea di Banksy, con l'utilizzo di elementi figurativi.
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