Scrittore, giornalista e medico, l'autore di "Cristo si è fermato a Eboli" (1945), Carlo Levi, è stato anche un ottimo pittore, che ha lavorato, pure in pittura, secondo un registro di realismo sociale vicino a quello di Renato Guttuso. Carlo Levi è nato a Torino da una famiglia dell'alta borghesia. Dopo aver studiato all'Università di Torino, è diventato medico. Durante i suoi primi anni formativi, Levi entrò in contatto con l'ideologia socialista. Dal 1922 inizia a collaborare con Pietro Gobetti ne La Rivoluzione Liberale, un bastione dell'antifascismo, chiusa nel 1925 per ordine di Mussolini. Dopo aver abbandonato la sua carriera medica, Levi si dedicò alla pittura e alla politica. Nel 1930, Levi si è unito al movimento per le riforme sociali 'Giustizia e Libertà' e a Como ebraica. Fu esiliato nel 1935-1936 in Lucania. Gli anni del suo esilio Levi passarono attraverso un'attività fruttuosa: continuò come pittore e lavorò come medico
Leggi tutto Carlo Levi, ecco i quadri dipinti dallo scrittore di "Cristo si è fermato a Eboli". Qui il video delle opereAlla Maspes i risultati delle indagini non invasive come radiografia, riflettografia e infrarosso condotte su un importante gruppo di quadri da Thierry Radelet, già autore degli studi sul celebre Quarto Stato. Per la prima volta sarà possibile esaminare scientificamente e con tecnologie all’avanguardia un fitto corpus di tele eseguite dal pittore, così da studiarne e comprenderne il modus operandi e l’evolvere della sua tecnica nel corso della carriera. L’allestimento prevedrà inoltre l’inserimento della radiografia del Quarto Stato a grandezza naturale, per meglio far comprendere quanto questi studi possano riportare alla luce aspetti nascosti delle opere e della loro storia, come disegni preparatori o pentimenti, nonché la tecnica usata da Pellizza per la loro realizzazione
Leggi tutto La radiografia del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Disegni e ripensamenti dell'icona proletariaIn questa seducente teletta, il giovane spazzacamino è ritratto seduto sul gradino d’ingresso, mentre attira l’attenzione di un corpulento tacchino che spera di ottenere qualche briciola del suo cibo. L’opera, un olio su tela di piccola dimensione (36x27,5 cm), firmata e datata, giungeva in laboratorio presentando un appesantimento chiaroscurale causato dall’ossidazione della vernice protettiva
Leggi tutto Angelo Inganni – Piccoli spazzacamini. A loro è concesso solo il "cibo di strada". Pesce fritto e patatine"Ha fatto di quasi ciascuna delle sue opere un inno all’amore, al dolore, alla pietà.- scrisse Vittorio Pica nel 1903 -
Egli è dunque in ispecie artista di sentimento, non dimenticando però mai di dover essere, innanzi tutto, pittore". Nel 1891 presenta alla I Triennale di Brera il dipinto Ora triste, che segna la svolta dell’artista verso una pittura di contenuto umanitario. Nel 1895 espone alla I Mostra Internazionale di Venezia Panem Nostrum Quotidianum, ancora oggi considerato uno dei capolavori del realismo sociale in Italia, partecipando in seguito assiduamente alle edizioni della Biennale fino al 1914. Nel 1900 tocca l’apice della fama ottenendo la medaglia d’argento all’Esposizione Universale di Parigi con il dipinto Visione triste e il Premio Principe Umberto con il pastello Madre operaia
Leggi tutto Giuseppe Mentessi, il mondo sarà salvato dal sentimento e dalle donne buone. I quadri dell'animaLa paga molto bassa - ben inferiore a quella dei braccianti maschi - le condizioni proibitive, le punture continue di insetti - era presente anche la zanzara anofele, portatrice di malaria - l'azione delle sanguisughe, l'acqua che provocava dolori alle gambe, il sole - rispetto al quale proteggevano il volto con cappelli dalla larga tesa - portarono a un forte disagio e a ribellioni, alcune delle quali rese immortali da canzone popolari come Sciur padrun da li beli braghi bianchi, Se otto ore vi sembran poche, Son la mondina, Saluteremo il Signor padrone Nelle risaie di Molinella si ebbero le prime proteste di mondine per l'ottenimento di migliori condizioni di vita
Leggi tutto Sai da cosa deriva "mondina"? Le vite in risaia dipinte da Morbelli. L'analisi a Novara