Toulouse-Lautrec guarda Degas. 80 opere in mostra, una partita doppia tra stile e soggetti

Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) aveva 30 meno di Edgar Degas (1834-1917). Il giovane Henri scoprì l'opera del celebrato collega durante il periodo del suo apprendistato a Parigi. Rimase folgorato, facendo visita a una famiglia di amici musicisti, da un quadro appeso nel loro appartamento: il ritratto di Marie Dihau al pianoforte. Il giovane Toulouse-Lautrec decise allora di confrontarsi con lo stesso soggetto

Per celebrare il centenario della donazione delle opere di Henri de Toulouse-Lautrec alla città di Albi, il museo della città francese ospita una bella mostra: Quand Toulouse-Lautrec regarde Degas (Quando Toulouse-Lautrec guarda Edgar Degas).

Questi due grandi artisti dell’Ottocento sono riuniti per la prima volta attraverso ottanta dipinti in prestito da importanti musei o da collezioni private.

Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) aveva 30 meno di Edgar Degas (1834-1917). Il giovane Henri scoprì l’opera del celebrato collega durante il periodo del suo apprendistato a Parigi. Rimase folgorato, facendo visita a una famiglia di amici musicisti, da un quadro appeso nel loro appartamento: il ritratto di Marie Dihau al pianoforte. Il giovane Toulouse-Lautrec decise allora di confrontarsi con lo stesso soggetto.

Questa fonte di ispirazione non lascerà mai Lautrec. Anche se i due artisti non si frequentano, entrambi compongono i loro dipinti nella ricerca della creazione di movimento, all’interno dell’opera. I soggetti sono spesso analoghi, con l’esplorazione preponderante della figura umana, degli interni o lo studio del movimento in attività sportive come equitazione. La tavolozza di entrambi muove da un fondo di tinte pastello. Entrambi sono soprattutto pittori attratti dall’osservazione dell’ambiente urbano piuttosto che – come in Monet – dall’osservazione dell’istante luminoso in natura.

Da sinistra: un’opera di Toulose-Lautrec e un dipinto di Degas

Le differenze tra Toulouse-Lautrec e Degas stanno nel segno. Toulouse Lautrec parte da una visione disegnativa, con contorni più marcati e linee più decise, mentre Degas interviene quasi esclusivamente con il colore. Un altro elemento che contraddistingue Toulouse-Lautrec dal più anziano maestro è l’introduzione di colori squillanti, su fondi pastello, in sintonia con i manifesti pubblicitari e con la pittura giapponese.

La mostra è aperta fino al 4 settembre 2022 al museo Toulouse-Lautrec di Albi, tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 18. Prezzo: € 6

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz