Alta 2,02 metri e realizzata in Grecia, attorno al 130 a.C. in candido marmo marmo pario, la Venere di Milo, priva delle braccia e del basamento originale, è conservata nel Museo del Louvre a Parigi. Sul basamento stesso era riportata un'iscrizione che riconduceva l'opera allo scultore Alessandro di Antiochia. Siamo nel periodo ellenistico, ma la scultura fonde ancora i moduli del periodo classico. La splendida scultura, spezzata in due parti, venne trovata, nel 1820 da un contadino, Yorgos Kentrotas, in un terreno dell'isola di Milo. Sequestrata successivamente da ufficiali turchi, venne acquistata da un ufficiale delle marina francese, Olivier Voutier. Dopo il restauro, l'opera venne presentata, nel 1821, al re Luigi XVIII e destinata al Louvre.
Il corpo compone una misurata tensione che richiama un tipico chiasmo di derivazione policletea. Sotto il profilo iconografico, si ritiene che l'opera possa riferirsi a Venus Victrix che ha ricevuto il pomo dorato da Paride: tale interpretazione ben si accorderebbe con il nome dell'isola dove è stata ritrovata (milos, in lingua greca, significa infatti "mela"). Alcuni frammenti di un avambraccio e di una mano recante una mela sono stati ritrovati vicino alla statua stessa. In generale comunque colpisce l'atteggiamento naturale della dea, ormai lontana dalla compostezza "eroica" delle Veneri classiche dei secoli precedenti.
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Lo studioso afferma che l’opera fu regalata al Führer dal comandante generale della Turingia, Fritz Saucker, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, fu spostata in un magazzino nel sud del Paese durante i bombardamenti che interessarono Berlino
Il Natale è soprattutto la gioia di una nascita che ci rinnova. E, con occhi sempre nuovi, gioiamo anche per i verdi, i rossi intensi, gli scintillii che creiamo in dicembre. E pure i doni e le decorazioni contribuiscono a creare un momento di serenità che dovremmo protrarre tutto l'anno. Soprattutto pensando a quel Bambino, che è gioia. Forse, non esiste religione che dia alla materia una connotazione gioiosa, quanto il Cristianesimo. Pur se bilanciata dai valori spirituali.
Samantha Hoopes (nata nel 1991) è una modella americana. Ultima di cinque sorelle, ha seguito un percorso formativo orientato alla recitazione. Ha poi frequentato la Penn State University e si è laureata in economia. Un corpo perfetto e un volto accattivante e molto espressivo. Ciò che colpisce di Samantha è la naturalezza e la mancanza di eccessi sotto il profilo dei messaggi seduttivi, che controlla pienamente. Non sfuggirà al lettore attento che fa foto di copertina ripropone, ribaltata specularmente, la posizione della Ragazza con l'orecchino di perla. Come la modella di Vermeer, Samantha volta il capo per guardare ed essere guardata dallo spettatore. Una postura che spiega, al di là della bellezza delle pittura, il coinvolgimento emotivo e l'aria pura ma sensuale dell'opera di Vermeer
La violenza contro le donne rappresenta una delle principali cause di morte delle donne in tutto il Mondo senza distinzione d’età, livello d’istruzione o classe sociale.
In Lombardia le vittime, chiamando il numero nazionale 1522, possono accedere tempestivamente ai Centri Antiviolenza ed avvalersi di un ausilio concreto.
Al di là di queste cause organiche, si possono manifestare disturbi di ansia che portano all'attacco di panico, come avviene nella sindrome di Stendhal, come ci spiegherà più avanti la psichiatra, al cospetto di emozioni forti, che sono configurate nella Sindrome di Stendhal. Ma come vedremo, essa è l'apice di un fenomeno psicologico di distacco che si è maturato durante il viaggio. Se voi o il vostro partner avete avuto traumi nell'infanzia - la morte dei genitori, una separazione che ha lasciato strascichi, qualche trauma, il distacco precoce dalla mamma e dal papà , per svariati motivi - siete più esposti a questo disagio.
La foto venne pubblicata nel 1976, dalla rivista Life che celebrava, con un ampio servizio, i primi duecento anni delle donne americane. Anche oggi questa immagine è oggetto del desiderio da parte di tanti collezionisti. E quando passa alle aste, ottiene sempre ottimi risultati.
Sir Cecil Beaton (Londra, 14 gennaio 1904 – Broadchalke, 18 gennaio 1980) è stato un fotografo e costumista britannico. Dopo il liceo studia storia e architettura a Cambridge e dal 1926 si dedica alla fotografia e a disegnare costumi e scenografie per la televisione e poi per il cinema. Vince due Oscar per Gigi e My Fair Lady. In particolar modo diventerà un'icona della moda il vestito bianco e nero disegnato da Beaton ed indossato da Audrey Hepburn in My Fair Lady.
Nel periodo compreso tra il 1914 e il 1917-anno della rivoluzione d'ottobre - Zinaida Serebriakova produce una serie di immagini sul tema della vita rurale russa. Un'intensa ricerca viene svolta, negli anni successivi, in ambito simbolico - figure per la stazione del metro - e nei confronti della figura femminile.