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Posts published in “Anno: 2017

Simone Fazio, così si dipinge una Vanitas in tempi post-moderni

Il finalista del Nocivelli 2017: "Natura Morta: Ossa. Un piatto di ossa sospeso in una quinta oscura è il tema della mia opera. Opera allegorica, che richiama più temi. in primis un memento mori dai connotati del dopocena, ma anche una parentesi di riflessione sul significato simbolico che il piatto d’ossa-i possiede: secondo il cristianesimo sono i semi della resurrezione, per altri solo la metafora dell’ impermanenza e alla vacuità. Per gli alchimisti il simbolo si lega al concetto di nigredo (dal latino colore nero o nerezza), fase in cui la materia deve essere decomposta affinché si ritorni all’origine, nel momento di caos primigenio da cui nasce la creazione. Tutto è avvolto da una quinta oscura, si sta meditando sulle nostre ombre interiori (e allo stesso tempo) sulla rinascita, sottolineata dalla luce che bagna questi resti: la luce dell’albedo, l’illuminazione che arriva dall’alto a benedirci dopo un periodo all’inferno. Sperata, ma non certa".

Chagall e Mirò – Gemelli diversi: i punti di contatto stilistico ed espressivo

Due mondi diversi, che si guardano.
L’uno, quello di Chagall, tutto declinato in senso lirico e sognante, l’altro, quello di Miró, più concreto e materiale, ma entrambi accomunati da un’identica, estrema libertà espressiva e dalla capacità di riversare nelle opere un’inconfondibile dimensione evocativa e onirica.

I desideri di vecchi importuni: stalking e molestie nella pittura antica

Se i popoli del Nord Europa dimostravano di apprezzare la grottesca raffigurazione della libido femminile - quando ormai la fecondità era finita e i tempi non si sarebbero più rivelati pronubi all’amore con santi fini riproduttivi -, in Italia il gusto aveva una carica algebrica di segno opposto. I collezionisti sceglievano scene di seduzione nelle quali il corruttore fosse il maschio

Gauguin, l'alchimista. Non solo pittura. Verso l'arte totale con ogni materiale. Il video

Un genio multiforme, che esplorò non solo il campo della pittura, con risultati eccelsi, ma che fu anche scultore, decoratore, grafico, con il fine di fissare quegli elementi dell'archetipo perduti da una civiltà che aveva disperso i simboli vitali e spirituali, in esclusiva adorazione di una nuova trinità: Scienza, tecnica e denaro. Questa ricerca spesso spasmodica non solo lo portò a viaggiare e a percorrere territori oggi proibiti - come quello, a quei tempi tollerato, delle adolescenti -, ma, in un vitalismo che non conosceva requie, ad esprimersi con tutto ciò che aveva a disposizione. O che costruiva, appunto, come un alchimista, che adorava il punto di contatto tra materia e spirito.
A questo versante il Gran Palais ha dedicato una mostra allestita al Gran Palais: Gauguin l'alchimista - 11 ottobre 2017-22 gennaio 2018 - finalizzata a scoprire in profondità la notevole complementarietà delle creazioni del pittore nei campi della pittura e delle arti grafiche e decorative

Telefonini e oggetti che potremmo avere in casa e che oggi valgono una fortuna. Video

La rapidità con la quale la tecnologia supera se stessa e i propri prodotti per velocizzare i consumi comporta un'accelerazione dei processi di aumento del valore degli oggetti caduti in disuso da qualche anno. Non molti infatti hanno conservato il vecchio telefonino o tastiere gioco dei figli, nel frattempo diventati adulti. Ma un'occhiata in casa può permettere di fare qualche interessante scoperta, da trasformare in un'interessante risorsa economica. L'importante è sapere ciò che il mercato del collezionismo sta premiando. Ecco due filmati che ci aiutano notevolmente in tal senso

Brigitte Bardot, le più belle foto d'arte della "bionda aggressiva"

Nella sua "prima vita", Brigitte Bardot era un'aspirante ballerina. Nel 1947 venne accolta al Conservatorio di Parigi e, per tre anni, frequentò le lezioni di balletto del coreografo russo Boris Knyazev. Ma la sua seconda vita, come ben sappiamo, prese presto una via diversa. Brigitte rese esplicito, a livello di icona, l'"aggressività della bionda", considerata nel Novecento una donna di per sè "pericolosa". Fu in competizione con un altro grande modello di bellezza, quello di Claudia Cardinale, elegante bruna. Modello della donna-sposa

Lucrezia Costa, ritratti sequenziali a una ragazza transgender

L'autrice, finalista al Nocivelli 2017: Ho avuto la fortuna di conoscere nella mia Accademia Giacomo, un ragazzo transgender che, nato nel corpo di donna, dopo anni di tormenti ha capito che il problema era proprio il suo corpo. Mi sono approcciata a lui prima di tutto chiedendogli di raccontarmi la sua storia e di estrapolare dieci momenti della sua vita che lui ritiene fondamentali (l’opera totale è composta da 10 foto ma in concorso ne ho esposte 3). Dopodiché ho cercato di trasformare ognuno di questi momenti in uno scatto e dopo aver avuto la sua approvazione siamo andati in studio a scattare".

Galileo Galilei, critico d'arte. Perché stroncò Parmigianino, Bronzino e Annibale Carracci

Non amò quegli autori che misero in crisi l'equilibrio filosofico e formale del Rinascimento. Quindi fu avverso al Manierismo. Uno scienziato libero sì da ogni misticismo, ma anche sensibile ai preconcetti del purista e del classicista, di un esploratore piuttosto che un demiurgo nel campo dell’astronomia, ma – da un altro punto di vista – si staglia quello di uno spirito illuminato da un atteggiamento mentale nei confronti della pittura dominato da una curiosa mescolanza di intuizioni profetiche ed accademismo