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Posts published in Luglio 2018

I quadri dipinti sugli specchi dal Settecento a Pistoletto. La tecnica e il gioco di riflessi

Dai dipinti su vetro - realizzati dai tempi degli antichi romani, con oro e pigmenti - alle opere settecentesche sulla superficie degli specchi. Per questi lavori era necessario preparare una miscela vicina alle lacche, utilizzando gomma arabica e colore. Oggi effetti analoghi sono ottenuti miscelando sulla tavolozza la vernice finale al colore ad olio desiderato. La gomma arabica o la vernice finale spary di oggi sono molto aggrappanti e consentono di stendere il colore su superfici idrorepellenti come quelle del vetro. Il piccolo segreto è solo questo. Per quanto concerne i dipinti su vetro, essi vengono realizzati nella parte interna, affinchè il colori non presenti la minima asperità, mentre quelli su specchio generalmente venivano realizzati sulla superficie esterna - evitando, in molti casi di abradere la superficie riflettente - per aumentare la possibilità del gioco con i riflessi

Strampa-design. Le forme più folli. C'è anche l'auto in cui si sta in ammollo. Il video

Nell'estremizzazione della forma si sviluppa, in modo più o meno indiretto, una critica o un sogno da vivere nella società dei consumi. E se una divertente critica è quella portata dalla limousine-condominio, la bagnarola che ti tiene fresco d'estate poichè ci entri, come in una vasca, con l'acqua è un'esagereazione del "con tutti i comfort". Da vedere. Banana alla Warhol. Ricorda i giochi, i luna park. Evviva. E ancora, ancora

Foglie d'albero e creta. Come creare artistiche ciotoline. E impegnare i bambini

Può essere creato un piccolo bosco di ciotoline di tutti i colori e di tutte le dimensioni. Sono i tipici lavoretti delle vacanze, quelli da realizzare con poche dotazioni, che permettono di non sporcare molto e che danno risultati sorprendenti e appaganti. Per cui, giocate insieme. Ognuno sceglie una bella foglia ampia - come quelle del platano, per fare un esempio. Poi si procede semplicemente, come nel filmato. Ed ecco comporsi un sottobosco, in cui ognuno è in grado di riconoscersi in una foglia. Svuotatasche, piccoli allegri contenitori. Un ricordo

Strampa-design di mobili. Non è bello ciò che è bello, ma… mah. Divertitevi. Video

Lo Strampa-design è una corrente spontanea, che si sviluppa in internet e che propone le cose più strampalate del mondo. Ma cogliendo l'eccesso, i design codificano una norma che sposta, magari leggermente, il baricentro percettivo di quella precedente Perchè, ci chiediamo, tanti mobili deformi, come in un incubo o come in un cartone animato? Fantasie. Alcuni provocano il mal di mare perchè sono mossi, all'interno, da un'onda invisibile, che è ferma, ma che crea l'illusione, al labirinto, d'essere su una nave

Vedere la capanna di Gauguin. Come funziona un ologramma in una mostra d'arte. Il video

Cosa vediamo, quando viene proiettato un ologramma? L'esempio più vicino alla nostra quotidianità è l'immagine di un paio di occhiali o di una carta o di un qualsiasi oggetto appoggiato al cruscotto dell'auto, quando c'è il sole. Con un effetto strano, noi vedremo quel paio d'occhiali o quella carta proiettati, a causa dell'inclinazione della superficie trasparente eppur riflettente del vetro, sospesi nel vuoto davanti all'auto, quasi sulla strada. Quindi un'immagine fantasmatica che non sembra poggiare a nulla. Con il riflesso e un vetro inclinato era già possibile creare immagini fantasmatiche, che ora sono divenute anche tridimensionali e che vengono proiettate, nel "vuoto" formando una realtà rafforzata e parallela

Risme di carta a modulo continuo. Da qui nascono le divertenti sculture di Felix Semper. Il video

Le sculture di carta estensibili sembrano essere un busto di pietra o di altri materiali. La proposta iniziale viene dalla Cina,  in cui artisti-artigiani, con torni a controllo numerico e immagini tridimensionali, riescono a scolpire qualsiasi immagine su alte risme di carta a modulo continuo. Per intenderci: quei fogli piegati su se stessi che inserivamo nelle vecchie stampanti. Felix Semper è un artista autodidatta che raggiunge notevoli risultati, anche nell'apparato decorativo della scultura di carta

Il figurativo contemporaneo. Le opere di Fulvio Di Piazza, dopo il Pop surrealism

Autore singolare, spesso relegato in qualche genere o àmbito - ultimo dei quali il Pop-surrealism - Di Piazza ha nelle inconfondibili creature fitomorfe, così come nelle catastrofi ambientali e i numerosi auto-ritratti che vengono dissimulati nell’ambiente, la sua cifra espressiva più caratteristica. Con la sua pittura, l’artista siciliano crea un’empatia che tende all’immedesimazione con il mondo naturale e le sue forme organiche

Il restauro con colori reversibili. Piccola stuccatura e il ritocco. Il breve filmato

Rimossa la vernice finale, il restauratore interviene sull'antico dipinto riparando le lesioni che hanno provocato il distacco di colore, attraverso il ritocco. Le eventuali lacune profonde vengono stuccate con una preparazione a base di gesso e colla animale, mentre l'intervento è svolto con colori reversibili, pigmenti a base d'acqua che potrebbero, in futuro essere rimossi o rivisti, poichè la pittura a base d'acqua può essere facilmente eliminata da una tela. Sono, naturalmente, pigmenti di alta qualità che non mutano il colore con il passare del tempo. L'opera viene poi dotata di una nuova vernice finale, che uniformi il film pittorico e che costituisca elemento di protezione. I materiali utilizzati vengono annotati nella scheda dell'opera

Kalliope Amorphous, autoritratti tra divinità e mortalità. Con tecniche strane. Il video

Kalliope Amorphous esplora la natura fluida dell'identità attraverso la fotografia di autoritratto. Crea i propri processi e metodologie alternativi utilizzando l'illuminazione alternativa, oltre a sperimentare tessuti, superfici, specchi e tecniche di distorsione all'interno della fotocamera. Gran parte del lavoro di Amorphous utilizza riflessi, sfocature e esposizioni multiple per guidare lo spettatore attraverso i temi dell'identità, della mortalità, del tempo e della mitologia

Restaurato il Portico romanico della gloria e della gioia di Santiago di Compostela

Capolavoro della scultura romanica, costruito per volere di re Ferdinando II di León tra il 1168 e il 1188, ad opera del Maestro Matteo, è costituito da tre campate voltate a crociera e presenta tre portali scolpiti, tramite i quali si accede alle navate. Il portale centrale, il più grande, è architravato e diviso al centro da una colonna, dove campeggia la statua dell'apostolo Giacomo. Sulla lunetta si trova la rappresentazione scolpita della corte della Gerusalemme Celeste, secondo la descrizione dell'Apocalisse di Giovanni, con al centro il Cristo in Maestà, circondato dai "quattro esseri viventi", simbolo degli evangelisti, da angeli e dalle anime dei giusti. Sull'archivolto sono rappresentati i ventiquattro vegliardi. Sugli stipiti vi sono le statue di apostoli e profeti. L'opera policroma è gioiosa. I volti appaiono generalmente pervasi dall'atmosfera di una felicità altissima, luminosa; da un canto lieve e diffuso che sta nella pietra e che sottolinea il gioioso trionfo di Cristo sul Male e sulla morte