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Posts published in Settembre 2018

Impostare un quadro come un romanzo. Tra rebus e colpi di scena. Letteratura e tela unite da Ceccotti

Icona o segmento narrativo? Oggetto o azione? Paesaggio o fondale di un avvenimento? La strada della narrazione, in pittura, è stata ottimamente percorsa da Sergio Ceccotti, che ci ha offerto indicazioni di grande rilievo espressivo scarsamente percorsa dagli artisti contemporanei che si rivelano più decisamente attenti all'oggetto che al frammento d'azione. Compresi gli artisti della nuova figurazione, che sono maggiormente attratti dal versante statico della metafisica dechirichiana che dal frame eloquente. La macchina della letteratura nella pittura è stata mostrata dall’11 settembre al 14 ottobre 2018 nel Palazzo delle Esposizioni di Roma con la mostra “Sergio Ceccotti. Il romanzo della pittura 1958-2018”, esposizione promossa da Roma Capitale-Assessorato alla Crescita culturale e Azienda Speciale Palaexpo e curata da Cesare Biasini Selvaggi

Fantasmi, teschi e paure esorcizzate dalla cultura figurativa giapponese. Il Male è quasi un cartoon. Video

L'influenza della cultura giapponese sull'immagine occidentale fu e resta altissima. La diffusione dei pezzi decorativi nipponici nelle case europee dell'Ottocento indicò all'arte occidentale altri modi di narrare.Il grafismo e il linearismo dei giapponesi contribuirono a una svolta tale che i riverberi si colgono dall'Ottocento alla pop art, fino al minimalismo zen della contemporanea. E' anche interessante notare quanto nell'ambito della rappresentazione del Male, i nostri modelli attuali abbiano seguito maggiormente la cultura giapponese - che è giunta a noi, in questo caso, attraverso i manga e i cartoni animati - che la tradizione occidentale. Un Male che comunque, da loro come da noi, si esprime molto attraverso la mimica facciale. Occhi insidiosi da malocchio, ghigni da strega, crani in affioramento

40 foto di attrici anni Sessanta e Settanta, quando era di moda la seduzione del vedo-non vedo.

Una delle numerose locuzioni che sono andate perse, nel volgere del passaggio delle ultime generazioni, è quella del "vedo-non vedo".  Era una modalità popolare di descrizione di abiti velanti ma non coprenti, di situazioni in cui, sotto il profilo delle mise delle signore, l'osservatore maschile trovava il punto di coincidenza tra il vedere e il completare attraverso una minima immaginazione ciò che l'immagine offriva. Anche la moda aveva adottato questa locuzione, di cui ci rendiamo ben conto osservando le immagini delle attrici degli anni Sessanta e primi Settanta

Vedo nudo. Furini (1603-1646), il prete sensuale che dipingeva sante, eroine, donne tutte senza veli. Video

Le sue rappresentazioni bibliche e mitologiche, sempre popolate da belle donne senza veli, d'elegantissima sensuale postura, erano amatissime, poichè i soggetti della religione e della storia erano un pretesto per cantare incondizionatamente la bellezza del corpo femminile. Con una delicata applicazione di sfumato e una tavolozza contrapponeva spesso il bruno al blu smaltato, la sua pittura è diventata una vibrante esplorazione dell'ideale del nudo

Riscoprire Oscar Ghiglia. Amedeo Modigliani disse di lui: "In Italia non c'è nulla. C'è Ghiglia. E basta"

Formatosi nella Firenze “modernista” delle mostre rivoluzionarie della Promotrice e di Palazzo Corsini, da autodidatta di grande talento Ghiglia si rivela tra i più ricettivi alle nuove istanze cosmopolite, declinanti in una pittura di pura invenzione, dove classico e moderno idealmente si fondono. A cogliere in anticipo l’essenza di questo doppio registro è Llewelyn Lloyd che definisce l’arte dell’amico “originalissima non somigliante a nessun’altra, che non ha punti di riferimento né coi macchiaioli toscani né con l’impressionismo francese”. Nell’estrema generosità, il giudizio tralascia, però, i poli essenziali di riferimento: Fattori e Cézanne, dei quali Ghiglia ha percepito l’elevata caratura, rapportandovisi come ad un magistero più che come ad un modello

In un attimo, facilissimo. Anche a scuola. Dipingere una cartolina di neve. Acquerelli e sapone

In un attimo, facilissimo. Specie si ha la necessità di realizzare rapidamente un lavoretto per personalizzare un dono, attraverso un biglietto particolare, che rappresenta un paesaggio incantato. Oppure a scuola scuola dove si prospetta la necessità di usufruire di materiali poveri che consentano di ottenere ottimi risultati, in brevissimo tempo Basta poco: un cartoncino, acquerelli, pennelli e sapone liquido per mani

Mela iperrealista. Come si dipinge. E perché bisogna spesso girare il quadro. Il video

Per intervenire perfettamente, nell'ambito di un quadro, specie iperrealista, è necessario girarlo più volte su se stesso, durante la lavorazione e ciò perchè la visione frontale potrebbe essere causa di una deformazione percettiva delle altre aree del dipinto. Vedremo tecnicamente come opera il maestro, non dimenticandosi mai di "girare la mela" dipinta affinché tutte le aree siano sviluppate armoniosamente

Imballaggi di legno. Come riciclare creativamente i pallet per casa e giardino. 200 idee. Video

Se siete perfezionisti inguaribili, i pallet non fanno per voi. Ma se avete una vena spartana e un po' bohemienne, fanno al caso vostro. Pesanti, compatti massicci, componibili, sono un po' come i mattoncini del Lego. Utilizzati come moduli o lavorati e dimensionati con il seghetto elettrico possono essere utilizzati per realizzazione di tanti appoggi, mobili per la casa e per il giardino. Del resto non è facile resistere alla bellezza delle assi. Ecco, nel video, tante idee

Opere antiche in prestito tra musei. Inamovibili? O in viaggio identitario? Le contraddizioni

Ora l’intero polittico di Santa Maria della Misericordia starebbe per partire alla volta di San Pietroburgo destinazione Ermitage per una permanenza che da Natale prossimo venturo si protrarrebbe fino a primavera inoltrata. Va da sè che Del Teglia fa il giornalista e pubblica notizie per lavoro non perché si diverte. Abbiamo detto che non chiediamo niente a nessuno. Con un minimo di tempo ci preoccuperemo, tuttavia, di sapere come viaggerà l’opera stante che il clima in inverno a San Pietroburgo non è proprio quello cui il polittico è abituato. Ci preoccuperemo di sapere con esattezza per quanti milioni sarà assicurato. Intanto anticipiamo al Sindaco Cornioli che il Soprintendente milanese ha assicurato il Caravaggio spedito a Parigi, almeno stando alla stampa, per 120 milioni di euro. Ci sembra di ricordare che la Madonna della Misericordia sia stata assicurata per 125.000 euro per la trasferta di Forli e 250.000 euro per la trasferta di Milano (cifre assolutamente risibili e che ci paiono inverosimili si trattasse anche del doppio ed il paragone lo evidenzia senza ombra di dubbio). Crediamo, inoltre, che il Caravaggio sia stato ampiamente sottostimato ed è per questo che il poter decidere in autonomia ci pare cosa ammantata da una vena di sottile follia

Roy Lichtenstein, così il fumetto diventò arte pura. Capire il grande maestro della pop art

Una mostra - allestita alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo presso Parma - che riunisce oltre 80 opere del Maestro e degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana; per evidenziare sia la sua originalità che la sua appartenenza a uno specifico clima, sono presenti infatti, a confronto con quelle di Lichtenstein, anche opere iconiche di Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D’Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana. Un appuntamento unico nel suo genere, reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani-Rocca con celebri musei internazionali e prestigiose gallerie e collezioni private